A passeggio per Orticolario, tra fiori e profumi: la parola ai visitatori

Video In questi dieci minuti percorriamo i sentieri di Orticolario per accompagnarvi nel cuore dell’evento che ha attratto tra giovedì e oggi un gran numero di partecipanti

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La tredicesima edizione di Orticolario, che ha preso il via giovedì e si è conclusa oggi, sembra una festa di primavera capitata per sbaglio in un autunno ormai inoltrato. Il sole caldo che ieri ha illuminato il parco di Villa Erba, il lago con i suoi riflessi azzurri e il tripudio di fiori in ogni angolo hanno contribuito a fare di questo avvio di autunno un saluto alla bella stagione che, prima di andarsene, ha regalato al pubblico di Orticolario un weekend di bel tempo.

Tantissimi ieri i comaschi che sono tornati a Cernobbio per un appuntamento che ormai da più di dieci anni segna un’occasione di celebrazione della natura in due delle sue forme più delicate e affascinanti: piante e fiori.

«Vengo a Orticolario con mia moglie da quando c’è stato per la prima volta: ci attrae la bellezza della natura che si rinnova, ogni anno», racconta Gabriele Gesolini. Ma come lui la pensa anche una coppia che da tredici anni ogni autunno torna a Cernobbio partendo da Brescia per perdersi tra i fiori e portarne a casa di nuovi, come a segnare il passaggio del tempo e avere un ricordo tangibile del fatto che ogni anno vale la pena trovare un’occasione per fermarsi e godere delle bellezze che ci circondano. Numerosi anche i giovani che ieri invece hanno passeggiato per la prima volta tra i profumi e i colori di Orticolario. Tra questi due studentesse delle superiori arrivate dal Lago Maggiore su consiglio delle madri.

Ad attrarre una parte significativa del pubblico nella giornata di ieri sono state le visite guidate organizzate all’interno di Villa Erba. E a chi chiedeva se valesse o meno la pena di attendere in coda per poter accedere ai locali interni e superiori le guide hanno risposto con orgoglio: «Questa villa è un museo dove si può ancora vedere oggi la vita di fine ’800. Le stanze sono rimaste come erano allora».

Tanti anche i volontari delle scuole superiori che già dall’inizio della scorsa settimana sono arrivati a Villa Erba per dare una mano agli allestimenti degli espositori e che nei giorni di apertura al pubblico si sono resi disponibili a fornire indicazioni e supportare lo staff in ogni momento: «Quando le persone sono arrivate ed erano così numerose è diventato più difficile il nostro ruolo - raccontano Lila e Charlize, studentesse del Pessina - l’ambiente però diventa subito più bello e vivace, la gente ci chiede informazioni su dove portare i bambini, è bello vedere l’entusiasmo».

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