Ale ora può volare
«La sua casa speciale
sarà presto realtà»

Villa Guardia : presentato a Milano l’innovativo pro getto voluto dal papà del bimbo di 9 anni con una malattia rara

“Il volo di Ale” sta prendendo quota e “La casa di Ale” sarà presto realtà. Posata la prima pietra, il progetto - del quale abbiamo ampiamente parlato su queste colonne - è stato reso pubblico ieri mattina attraverso un incontro a Palazzo Pirelli a Milano, sede della Regione alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi; del consigliere Angelo Orsenigo e del sindaco di Villa Guardia, Valerio Perroni.

Ale è un ragazzino di Villa Guardia di 9 anni che, nel 2016, quando aveva solo 4 anni e aveva appena iniziato a frequentare l’asilo, per colpa di un virus si è ammalato di AFM, mielite acuta flaccida. Dopo un anno di cure in ospedale Ale e la sua famiglia hanno dovuto “ricalcolare il percorso” di ogni giornata facendo fronte alla situazione di Ale, sulla carrozzina e con un ventilatore per respirare.

«Non ci siamo mai arresi, ci siamo rimboccati le maniche per dargli un futuro migliore, questo passa anche per una casa che gli possa permettere di essere più autonomo – ha detto ieri Marco Meroni, il papà di Ale presentando il progetto - Da metà 2017 abbiamo cercato soluzioni, sperimentazioni, ma abbiamo pensato di mettere a disposizione questo know how anche agli altri. Prima di tutto la casa di Ale è condivisione per tutti coloro che hanno esigenze come le nostre».

Un progetto pilota in Italia che vuole diventare qualcosa a cui chi ha specifici bisogni può attingere, questo il punto forte dell’abitazione che verrà realizzata a Villa Guardia nel verde della località Laviggiolo. La casa di Ale ha anche un altro grande merito: essere il motore che ha fatto avviare un network di persone che vanno dai professionisti, alle aziende alle istituzioni (Comune di Villa Guardia e Regione in primis), il tutto con l’obiettivo di sostenere chi non ha mezzi progettuali e capacità per trovare soluzioni di questo genere.

Una casa a pianta quadrata su un piano solo che verrà ristrutturata grazie al progetto dell’architetto Alessandro Pagani: «Da anni abbiamo cercato lo spazio idoneo, su un unico livello, immerso nel verde. Non si tratta solo di abbattere le barriere architettoniche per una persona sola, ma di studiare soluzioni che possano essere adatte a tante persone nella stessa condizione» ha spiegato l’architetto. (P. Mas.)

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