Altra mazzata per Campione
La tassa rifiuti cresce del 40%

La conferma del commissario prefettizio Zanzi: «Dobbiamo coprire le spese per la raccolta»

La crisi del Casinò fa aumentare la Tari di Campione d’Italia del 40%. La delibera ancora non è stata firmata e pubblicata dal Comune dell’enclave comasca, ma la notizia è già stata confermata dall’amministrazione comunale.

A seguito del fallimento e della chiusura della casa da gioco, senza gli introiti delle giocate, Campione d’Italia deve per legge prevedere già da quest’anno un netto aumento dell’imposta sui rifiuti.

«Confermo, dobbiamo applicare le norme – dice Giorgio Zanzi, il commissario prefettizio chiamato a guidare l’ente comunale – per il dissesto economico del Comune accertato la scorsa estate è previsto che tutte le aliquote e le tariffe delle imposte debbano essere portate al massimo. Come noto la Tari è una tassa il cui costo deve obbligatoriamente essere coperto dagli introiti della tassa stessa. Senza i trasferimenti del Casinò, chiuso da luglio, non abbiamo più le economie sufficienti per far fronte a questo capitolo. C’è un grave ammanco. Si tratta di un capitolo importante che vale circa un milione di franchi svizzeri all’anno».

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