Arrestato per le botte alla compagna

Intervento dei carabinieri a Lipomo, arrestato in flagranza un uomo di 56 anni

I Carabinieri di Rebbio hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia un uomo di 56 anni residente a Lipomo, italiano, disoccupato. L’uomo, per l’ennesima volta, al culmine di un litigio nato per futili motivi, aveva ripetutamente percosso la compagna, che ha chiamato il 112. Il 56 enne, nato in provincia di Varese, è stato arrestato in flagranza.

L’intervento dei carabinieri ha evitato conseguenze più gravi. La donna, in evidente stato di shock, aveva infatti una ferita alla testa giudicata guaribile in 15 giorni. Nella circostanza, la vittima ha confidato ai militari operanti di essere da tempo vittima delle angherie e di ripetuti episodi di violenza da parte del compagno, rivelando un’esperienza di episodi umilianti e violenti, mai denunciati per paura di ancor più gravi ritorsioni.

In questi casi, sottolineano i carabinieri in una nota, sono state importanti le modifiche introdotte dalla Legge nel 2013 che hanno potenziato il sistema di protezione delle donne prevedendo dell’inasprimento di un terzo della pena se alla violenza assiste un minore, se la vittima è in stato di gravidanza e se la violenza è commessa dal coniuge (anche se separato) e dal compagno (anche se non convivente), e l’“arresto obbligatorio” in caso di flagranza per reati di maltrattamento familiare. In più stato introdotto, in caso di “stalking”, l’“allontanamento del coniuge violento dalla casa familiare” ed è stata sancita l’“irrevocabilità” della querela per violenza e maltrattamenti (sottraendo, di fatto, la vittima dal rischio di una nuova intimidazione tendente a fargliela ritirare) e il “patrocinio legale gratuito” per le vittime che non si possono permettere un avvocato.

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