Babbo Natale in zona rossa
Niente saluti sulla Briantea

Anche Babbo Natale deve rispettare la zona rossa ed è in attesa di essere liberato dai limiti imposti dal Covid-19 e dai relativi decreti. I bambini, e non solo loro, attendono con impazienza il ritorno del Babbo Natale sulla provinciale Briantea, sotto l’emporio Santa Claus: una tradizione ormai ventennale, che non può proprio mancare.

Il Babbo, a dire il vero, a fine ottobre e ai primi di novembre, una prima capitana sulla strada, percorsa ogni giorno da migliaia di automobili, l’aveva già fatta. Del resto, ormai è risaputo, il Natale a Tavernerio, grazie al Babbo della Santa Claus, inizia già a ottobre. Le normative di inizio novembre, con la Lombardia finita in zona rossa, hanno costretto Babbo Natale a ritirarsi in buon ordine. Lui, il grande babbo nordico vestito di rosso, deve fuggire, ironia della sorte, proprio da una zona rossa.

Mascotte dell’azienda che si occupa di articoli, accessori e decorazioni natalizie, il Babbo della Santa Claus ormai è diventato simbolo del Natale in paese e in provincia: le migliaia di automobilisti, che vanno e tornano da Como tutti i giorni, socializzano con lui, che è diventato un amico dei tragitti da e per il capoluogo, spesso passati anche in coda, negli orari di punta. L’azienda, che sorge in via Resegone, proprio pochi metri sopra la strada provinciale, ormai da 19 anni porta avanti questa tradizione che è diventata un appuntamento fisso, una vera e propria tradizione per i compaesani e per tutti quelli che passano numerosi ogni giorno sulla Briantea.

Ora si attende, incrociando le dita, l’allentamento delle misure anti assembramento per far tornare Babbo Natale anche a Tavernerio, ma attenzione, sarà comunque un Babbo in pieno stile Covid: «I bambini ci chiedono quando tornerà – conferma a questo proposito Luca Redaelli, titolare dell’azienda – Speriamo il prima possibile. Ovviamente però le cose saranno diverse rispetto agli anni scorsi. Bisognerà stare a distanza e con le mascherine: non si potranno fare selfie e abbracci come gli scorsi anni, ma speriamo davvero di riscoprire presto la magia del Natale, di cui tutti abbiamo bisogno».

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