Bandiera interista, critiche sui social. «Non la tolgo»

Cernobbio Alcuni commenti offensivi e l’invito a toglierla. La replica: «I colori di una maglia danno onore a chi la indossa»

Alcuni commenti offensivi

e l’invito a toglierla

«I colori di una maglia

danno onore a chi la indossa»

Passi la rivalità sportiva, ma criticare eccessivamente chi lascia esposta la bandiera della propria squadra, forse è un po’ troppo.

Accade a Cernobbio dove Filippo Santoro, titolare dell’albergo ristorante Giardino, è stato preso di mira sui social per non aver tolto la bandiera dell’Inter, dopo la vittoria del Milan nell’ultimo campionato.

«Idee un po’ confuse…ma chi ha il coraggio di dirglielo?», ha scritto un utente di Facebook pubblicando la foto della bandiera dell’Inter all’esterno dell’esercizio cernobbiese giorni dopo la sconfitta. Il tifoso milanista, insomma, ha pensato di divertire i suoi amici con uno sfottò, che però, ha generato una serie di commenti, alcuni anche dai toni offensivi.

Sono rimasto un po’ stupito dai messaggi che ho letto anche per il costante invito a togliere la bandiera: non vedo perché dovrei

Parole che non hanno fatto piacere a chi, come Santoro, è un sostenitore del fair play, essendo anche uno dei fondatori dell’Inter club Cernobbio e quindi tifoso del bel calcio, non solo giocato. «Sono rimasto un po’ stupito dai messaggi che ho letto – racconta – anche per il costante invito a togliere la bandiera, non vedo perché dovrei».

La bandiera è stata appesa oltre un anno fa e nessuna critica era arrivata prima di quel commento social. Santoro, che spiega di essersi confrontato con l’autore del post, ha ribadito il concetto anche sulla sua pagina Facebook, insieme a una fotografia dove si vede anche un bimbo che indossa una maglietta rossonera: «I colori di una maglia danno gioia e onore a chi la indossa – scrive - specialmente a bambini gioiosi, onore a chi vince e a chi perde. Arriva sempre il giorno in cui tocca agli altri festeggiare. E no, non la tolgo la bandiera».

© RIPRODUZIONE RISERVATA