Botte e rapina a un avvocato in centro
A processo cinque giovani comaschi

In dicembre l’udienza preliminare, mai chiarito il movente dell’aggressione

È in programma il primo dicembre l’udienza preliminare del processo per rapina e lesioni nei confronti dei cinque giovani che il 26 febbraio scorso aggredirono e malmenarono un avvocato che tornava a casa dopo il lavoro in via Bossi, in pieno centro città. I cinque imputati - giudice Luciano Storaci - sono tutti ventenni e vivono a Maslianico, Laglio e Como.

L’accusa dalla quale tutti dovranno difendersi - o in un’aula di un pubblico dibattimento o direttamente in udienza preliminare, accedendo a un rito abbreviato o a un patteggiamento - è quella di avere ripetutamente colpito con calci e schiaffi l’avvocato, anche servendosi di cocci di bottiglie, salvo poi sparire dalla circolazione con una cartella di sua proprietà, zeppa di documenti di lavoro, di 300 euro in contanti e di altri 240 euro in marche da bollo. La prognosi dà la misura della gravità delle lesioni, che i medici dell’ospedale giudicarono guaribili in non meno di 35 giorni. Il movente dell’aggressione non fu mai del tutto chiarito, così, probabilmente, il processo sarà l’occasione per fare chiarezza anche su questi aspetti. Parte del gruppo degli aggressori fu identificato poche ore più tardi dalla stessa vittima e da alcuni amici che rintracciò due di loro in viale Geno.

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