Campione dice addio alla sanità svizzera
Residenti in cura come tutti i lombardi

Dal 15 dicembre la prima fase della “rivoluzione” con l’assistenza domiciliare Un mese dopo la fine dello stato di emergenza i cittadini dovranno rivolgersi ad Ats e Asst

La sanità dell’exclave saluta - eccezion fatta per le emergenze - il servizio sanitario elvetico e fa rotta verso la Lombardia.

Questo dopo che la Giunta regionale, con sei pagine di delibera, ha messo nero su bianco il fatto che «dal 15 dicembre 2021, l’assistenza territoriale ai cittadini residenti nel Comune di Campione d’Italia dovrà essere fornita dai soggetti erogatori incaricati dall’Ats Insubria», con le tariffe stabilite da apposita delibera regionale.

Ma non è tutto, perché «trascorsi trenta giorni dalla fine dello stato di emergenza per la pandemia, i cittadini residenti nel Comune di Campione d’Italia, per usufruire delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie programmate a carico del Servizio sanitario nazionale, dovranno recarsi presso le strutture pubbliche o private a contratto situate nel territorio dell’Ats Insubria o comunque all’interno del territorio regionale». Il che significa: addio sanità ticinese.

L’articolo completo sull’edizione di giovedì 18 novembre de La Provincia

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