Case vacanze e b&b, è caccia ai furbetti
Cernobbio cambia le regole della Tari

Avviato un censimento delle strutture ricettive, partendo dai siti come Booking o AirBnb

Anche il Comune di Cernobbio pronto a contrastare i “furbetti” di case vacanze e B&B non dichiarati. Così come in altre realtà turistiche della provincia, infatti, sembrano essere numerosi gli alloggi in affitto su siti come Booking.com o AirBnb, ma che non sono in regola con le dichiarazioni di attività e con il pagamento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti.

Ecco perché l’amministrazione cernobbiese ha deciso di correre ai ripari, non solo rivedendo le normative in materia di Tari, ma anche avviando un vero e proprio lavoro di monitoraggio online per scovare i trasgressori.

La decisione

«Anche a Cernobbio si assiste a un aumento importante di questo tipo di attività – spiega il vice sindaco e assessore al Bilancio e Politiche Tributarie, Monica Ferrario – ecco perché è opportuno rivedere alcune cose. La nuova normativa prevede di disciplinare in ambito Tari, sia B&B che case vacanze. Abbiamo distinto fra immobili superiori e inferiori ai 100 metri quadrati, considerando, in ambito tariffario, cinque componenti nel primo caso e tre nel secondo».

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