Cernobbio, 18 bombe nel lago
Gli artificieri le fanno brillare

Concluse le operazioni di bonifica dell’area. Gli ordigni risalivano alla Seconda Guerra Mondiale

Con il coordinamento della Prefettura si è conclusa una importante operazione di recupero e di bonifica di residuati bellici, appartenenti al periodo della Seconda Guerra mondiale, segnalati da un diver a seguito di un’immersione in prossimità di Cernobbio.

Lunedì c’era stato in Prefettura un incontro per organizzare la bonifica degli ordigni. Alla riunione hanno partecipato personale del Gruppo Operativo Subacquei di Com.Sub.In. di La Spezia, del nucleo artificieri del Comando Forze operative Nord Comfop-Nord di Padova - 10 Reggimento Genio Guastastori di Cremona, oltre al sindaco del Comune di Cernobbio, all’Autorità di Bacino e alla Navigazione del lago di Como.

Le attività di bonifica sono iniziate martedì e concluse nella giornata di venerdì. Con una operazione congiunta - personale dello Sdai ( Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) appartenenti alla Marina Militare hanno provveduto alla ricerca, identificazione e successiva rimozione del materiale bellico con successiva consegna al responsabile del 10 Reggimento Guastatori di Cremona per il proseguo delle operazioni a terra conclusesi con il brillamento degli ordigni. Sono stati rinvenuti 18 ordigni, nello specifico 17 bombe da mortaio, modello Brixia e una bomba a mano, tutti di produzione italiana.

Congiuntamente al personale della Marina Militare e dell’Esercito hanno collaborato la Guardia di Finanza e la Polizia per quanto concerne lo sgombero e la sicurezza in acqua, i carabinieri e la Polizia locale di Cernobbio per quello che concerne la gestione del traffico veicolare e, il Comune di Cernobbio alcuni problemi logistiche.

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