Cernobbio in festa per il patrono
Il regalo è Villa Bernasconi

Open day della dimora ristrutturatain occasione delle celebrazioni per San Vincenzo. Ieri sera celebrati i 30 anni di sacerdozio di don Bianchi

Cernobbio raccolta in onore di San Vincenzo, martire e patrono della città. È stata una festa dedicata in particolar modo alle celebrazioni liturgiche quella di ieri, culminata con la solenne funzione serale presso la chiesa di San Vincenzo, alla presenza dell’amministrazione comunale e delle associazioni.

Messa presieduta da don Sergio Bianchi, sacerdote a Cernobbio dal 1994 al 1997 e che, proprio quest’anno, festeggia i trent’anni dalla sua ordinazione sacerdotale. Scuole ed uffici chiusi dunque, per la gioia dei più piccoli che ne hanno approfittato per godersi un week-end più lungo del solito.

In occasione della festività, il museo di Villa Bernasconi è rimasto aperto gratuitamente al pubblico e sono stati in molti, ieri pomeriggio, ad approfittarne per visitare la dimora in stile liberty.

«Chi viene, esce sempre soddisfatto – spiega Cristina Rugieri, che accoglie e guida i visitatori – in giornate di festa come questa, la gente ne approfitta e visita il museo. Molti sono attirati perché hanno lavorato o lavorano nel campo del tessile, qualcuno riconosce anche i nomi di chi ha lavorato qui e ora non c’è più e si emoziona. Gli ambienti non sono eccessivamente pieni, ma tutto ciò che è esposto è autentico. In aprile sostituiremo alcuni oggetti con altri “nuovi” per offrire più spunti alla gente, così che anche chi è già stato abbia piacere a ritornare». Non è stato solo San Vincenzo, ieri, ad essere ricordato.

Un pensiero è stato infatti rivolto anche a don Umberto Marmori, sacerdote torturato dalle SS negli anni della seconda guerra mondiale, a cui nel 1985 è stata intitolata la scuola media di Cernobbio.

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