Cernobbio: «La mia casa
con vista sulla galleria»

Vive accanto all’imbocco della Regina, la statale più trafficata del lago, diviso soltanto da una lamiera. Rumori, cantieri, l’acqua nel giardino schizzata dalle auto di passaggio. «Protesto da sempre, nessuno mi ascolta»

Una bella casa, il viale con il giardino e, giusto nel mezzo, l’imbocco di un tunnel da migliaia di transiti al giorno sulla principale arteria del lago.

Franco Cappelletti, cittadino di Cernobbio, si immaginava qualcosa di diverso quando, 40 anni fa, è stata costruita la galleria. La sua abitazione, che esisteva già prima con l’incomparabile vista sul primo bacino del lago, si trova proprio alla destra dell’imbocco del tunnel con tutti i disagi che questo comporta.

Già, perché vivere accanto ad una galleria lunga 2.400 metri non è proprio un’esperienza piacevole. Forti rumori, ad esempio, l’acqua che cola dal muro e fa marcire ciò che si trova sotto e addirittura il calcolo del tempo di passaggio dal parcheggio a casa, per evitare di fare una sgradita doccia con le pozzanghere sollevate dalle auto in transito appena sopra quando piove forte.

Quel che è fatto è fatto, ormai, ma Cappelletti ora chiede che, almeno, vengano posate delle paratie un po’ più solide rispetto alle attuali in modo da ovviare a qualcuno dei problemi che quotidianamente affronta. Con grande pazienza, come si evince anche da una fuggevole occhiata alla fotografia accanto.

«Per la costruzione di quest’opera mi hanno diviso la casa dal resto della proprietà, ovvero dal viale e dal giardino, causandomi gravi problemi logistici – racconta Cappelletti - Prima con la macchina arrivavo direttamente in casa, ora devo lasciare l’auto e tutto il resto al di là della galleria, sulla parte sinistra, facendo poi le scale. Non proprio una passeggiata quando si hanno le borse della spesa o qualsiasi altro materiale da portare in casa».

Ci vuole una volontà di ferro e un bel senso di umana sopportazione. «È dal 1980 che abbiamo avuto problemi di convivenza con la statale Regiona e, allora ed oggi, ci sono disagi per il rumore continuo e per le infiltrazioni d’acqua. Due strutture sopra il cancello di casa sono state cambiate per il fatto che l’acqua, scendendo dal muro, ha fatto marcire tutto, persino una porta in ferro. Quando piove forte, salendo o scendendo le scale, se ci sono delle pozzanghere sul transito delle macchine si calcola il tempo giusto per passare perché quelle lamiere divisorie che hanno messo non bastano». Quasi una barzelletta, a raccontarla così.

E invece sono segnalazioni che Cappelletti ha tentato in passato di rimarcare a chi di dovere, ma senza risultati concreti. Adesso ci riprova attraverso il giornale, nella speranza che qualcuno lo ascolti. «Sono problemi fatti presente all’Anas, senza mai ottenere una risposta, e ai sindaci delle varie amministrazioni che si sono succedute fin dall’inizio della costruzione - continua - E pensare che il tunnel non doveva essere così all’interno della proprietà, l’Anas aveva detto che sarebbe stato fatto più all’esterno, valutazione che è stata rimarcata anche dall’ingegnere sempre dell’Anas che è venuto insieme al sindaco Matteo Monti per vedere anche il muro sotto che si screpolava per l’acqua. Hanno scattato delle fotografie, ma poi non ho più saputo nulla». (Daniela Colombo)

E conclude. «Che mettessero almeno quelle barriere antirumore che ormai sono posizionate da tutte le parti, si limiterebbe un po’ il problema dell’acqua e del rumore. Senza contare poi la pericolosità del fatto che sotto all’entrata del tunnel, ci sia ora il parcheggio del nuovo supermercato, ritengo l’attuale guard rail poco sicuro. Lo so, sono un semplice cittadino, ma spero che qualcuno mi ascolti».

Dopo oltre 40 anni, Franco Cappelletti non perde la speranza che le cose migliorino, anche se ormai ha imparato a convivere con la galleria di Cernobbio, sicuramente tra i vicini più ingombranti e rumorosi che gli potessero capitare.

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