Cinquecento giorni per il semaforo
Ma si fatica a schiacciare il pulsante

Grandate, l’attraversamento pedonale lungo l’ex Statale dei Giovi da ieri è in funzione. Eppure i problemi non sono finiti: per raggiungere la chiamata bisogna andare per prati

E al semaforo di Grandate, finalmente luce fu... Peccato che, per quanto paradossale possa sembrare, il pulsante per la chiamata sia irraggiungibile. A distanza di 480 giorni dalla sua installazione l’impianto semaforico a chiamata pedonale lungo l’ex statale dei Giovi, tra via Parini e via Monte Rosa, è stato acceso. Ieri in mattinata il personale dell’ufficio tecnico di villa Franchi Borella insieme agli esperti della ditta incaricata, Busnelli, si sono recati sul posto per il collaudo finale.

Adesso chi scende dal paese per raggiungere i tanti servizi e negozi sorti nella piana potrà attraversare in sicurezza senza rischiare ogni volta la pelle. Il passaggio sarà utile anche agli abitanti del quartiere verso Bernate, da sempre tagliati fuori dal centro di Grandate dalla strada provinciale ad alto scorrimento.

Ma questa è l’unica buona notizia perché, per l’appunto, il pulsante per attivare il verde sia difficile da raggiungere: occorre girare intorno al guard rail, camminare tra ciotoli ed erbacce, per poi tornare indietro scavalcando di nuovo l’ostacolo. Arduo per un anziano, pericoloso per un bambino, impossibile per un disabile o per una donna con passeggino al seguito. E le polemiche non sono mancate.

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