Como, sempre più famiglie in crisi
Siticibo aiuta 1600 persone al mese

Sono oltre 30 le tonnellate di derrate raccolte nei primi tre mesi di quest’anno

Oltre 30 tonnellate di cibo raccolte nei primi tre mesi di quest’anno e circa 1600 persone bisognose raggiunte ogni mese. Sono i numeri imponenti raggiunti dal nuovo magazzino comasco di Siticibo e del Banco alimentare della Lombardia.

L’attività si è concentrata sul recupero degli alimenti dai punti vendita della grande distribuzione, mentre è stata sospesa la raccolta di eccedenze di piatti pronti dalle mense aziendali. Formaggi, yogurt, latte, dessert, verdure, frutta, pasta fresca, salumi e carni confezionati: i prodotti donati dagli 11 supermercati della rete vengono recuperati dai volontari grazie a due furgoni refrigerati, sono scaricati all’hub di Lipomo, grande 100 metri quadrati e dotato dell’attrezzatura per la gestione degli alimenti, per essere presi in consegna da altri volontari addetti alla selezione e alla suddivisione.

Dopo il controllo, il “raccolto” viene suddiviso in base alle richieste e alle esigenze provenienti dalle 17 realtà di assistenza e carità di Como e dei comuni limitrofi.

Seguendo un calendario settimanale, le organizzazioni arrivano al magazzino con i loro mezzi e prelevano gli alimenti: tutto avviene in maniera gratuita e grazie all’impegno di una trentina di volontari di Siticibo. In questo modo, sono state raggiunte ogni mese più di 1600 persone che hanno bisogno di un pasto quotidiano o di un sostegno alimentare.

L’avvio dell’Hub di Como ha consentito l’utilizzo di uno strumento innovativo per intercettare i potenziali donatori di alimenti: si tratta dell’applicazione “Bring the Food”, sviluppata dalla Fondazione Kessler di Trento, con la partecipazione del Banco alimentare della Lombardia. Il test che si sta realizzando su 2 panifici e altrettanti negozi alimentari, insieme con il gruppo comasco dell’ordine di Malta, permetterà in seguito di mettere in rete anche donazioni occasionali di piccoli esercizi commerciali, che potranno registrarsi attraverso l’applicazione e segnalare così la disponibilità di alimenti: «Vorremmo coinvolgere – scrivono il “Banco” e Siticibo - tutte le realtà operative nell’area e che hanno eccedenze anche occasionali. L’obiettivo finale è attivare una rete che promuova una ritessitura sociale, sensibilizzando la cittadinanza sui problemi dello spreco del cibo e della povertà, non solo alimentare, e aiuti le persone a uscire dallo stato d’indigenza per tornare a essere autosufficienti».

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