Controlli antidroga nel parco comunale
«A Casnate possono stare tranquilli»

Il sindaco Bulgheroni ha chiesto l’intervento dei carabinieri dopo l’arresto di zio e nipote sorpresi in possesso di 30 chilogrammi di marijuana

L’arresto di zio e nipote, pescati in possesso di oltre 30 chili di marijuana a Casnate con Bernate, risale a circa un mese fa. Ma il sindaco Fabio Bulgheroni tiene a precisare che l’episodio si è svolto sul territorio del paese solo perché i soggetti in questione si trovavano a transitare di lì in quel momento e nulla hanno a che vedere con i suoi cittadini.

La vicenda riguarda due residenti nella bergamasca che erano stati fermati a bordo del loro furgone Renault Trafic, all’interno del quale i carabinieri avevano trovato 57 sacchi di droga. La coppia di trafficanti era stata fermata da una pattuglia dei carabinieri in via Adige, alle spalle della statale dei Giovi, a ridosso della zona industriale di Casnate con Bernate.

Arrestati e processati per direttissima, Ilario Madaschi, lo zio, e Patrick Salvi, il nipote, erano stati poi rispettivamente condotti al carcere del Bassone e agli arresti domiciliari, in provincia di Bergamo. «Non vorrei - spiega il sindaco - che passasse l’idea che Casnate con Bernate è un covo di spacciatori perché così non è. Come ampiamente chiarito dalle forze dell’ordine, l’arresto è avvenuto sul territorio solo perché i due soggetti, in quel momento, si trovavano a transitare da queste parti».

LEGGETE l’ampio servizio su LA PROVINCIA di MERCOLEDÌ 15 luglio 2015

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