Ecco il primo libro di Francesca, per raccontare i due anni seguenti la morte della madre: «Scrivo le emozioni vissute»

Tavernerio “Ancora una mezz’ora” sarà presentato il 31 marzo allo. Spazio Diaz di Como. Il ricordo della mamma

Arriva il primo libro di Francesca Selvini, 29 anni, già direttrice del notiziario comunale e conosciuta in paese.

Attualmente lavora per un’azienda svizzera, che si occupa di servizi per banche e assicurazioni. Il libro non è un vero e proprio romanzo, ma, come chiarisce la stessa autrice, un flusso di coscienza attraverso il quale racconta il suo vissuto, anche interiore e onirico.

“Ancora una mezz’ora”: questo il titolo dell’opera, pubblicata da Gaeditori, che verrà presentata per la prima volta a Como, allo Spazio Diaz, il prossimo 31 marzo, alle 18.30. L’autrice racconta il suo vissuto interiore lungo due anni, dopo la morte della madre.

Nulla però di autobiografico o di racconto personale, ma un percorso interiore nel quale il lettore si può immergere e magari anche immedesimare: «Il libro è la sintesi della mia vita dal 24 maggio 2020 al 24 maggio 2022. Ventiquattro mesi nei quali la notte, attraverso le immagini dei sogni, mi ha parlato, fatto vivere vite immaginarie, risentire esperienze passate, osservare paesaggi futuri e conoscere volti sconosciuti – spiega l’autrice - Non troverete un protagonista, un’antagonista o un momento di snodo: nelle mani il lettore avrà solo un nascondiglio di emozioni. Senza un perché: chiedo semplicemente di avvicinarsi a questo nascondiglio, lasciarsi trasportare e, come me, non dimenticare più la vostra mezz’ora preferita».

Tutti noi abbiamo una mezz’ora che non dimentichiamo o vorremmo avere una mezz’ora ancora da vivere con qualcuno o anche da soli.

«Il libro non ha un ordine cronologico, paradossalmente può essere letto anche partendo dal mezzo – spiega l’autrice – Chiunque può inserirsi in questa esperienza. Fin da piccola amavo scrivere, ora questo sogno diventa realtà con questa prima pubblicazione. Certamente nella stesura di questo libro c’è molto di autobiografico e quello che ho vissuto ha molto influito, ma il libro non è un racconto della mia vita, ma di un percorso che in cui il lettore possa ritrovarsi».

Antonella Schiera, mamma dell’autrice, è morta all’età di 62 anni nel maggio 2020. Conosciuta e ben voluta in paese, è stata per molti anni anche catechista in parrocchia. Una donna che dato il suo prezioso contributo in paese con il suo carattere e il suo sorriso.

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