Fallimento Casinò
L’ultima speranza

Campione d’Italia La Corte d’Appello ha discusso il ricorso sulla sentenza di luglio. La decisione tra un mese

Nessuno si poteva ragionevolmente aspettare che la decisione arrivasse a stretto giro di posta, visto che l’argomento è tutt’altro che abbordabile. Ma intanto il tempo passa e la situazione del Casinò di Campione d’Italia - con la casa da gioco chiusa, gli arredi e le macchinette ormai sparite e i 400 e rotti lavoratori a spasso - diventa sempre più un nodo inestricabile.

La notizia del giorno è che il ricorso in Corte d’Appello slitta di un altro mese. Ricorso presentato davanti ai giudici di Milano dal Comune, dal Casinò e dalla Banca Popolare di Sondrio in qualità di creditrice contro la sentenza decisa dal tribunale di Como che lo scorso 27 luglio ha dichiarato fallita la casa da gioco.

I legali dei campionesi, dopo due rinvii dell’udienza (a novembre e poi a dicembre), ieri speravano di ribaltare quanto deciso dai magistrati comaschi e ridare subito vita alla vecchia società che gestiva il Casinò.

Invece la Corte d’Appello ha preso tempo prima di decidere, per la sentenza ci vorrà almeno un mese. «In data odierna presso la Corte d’Appello di Milano – fa sapere l’avvocato Massimo Fabiani, il legale scelto dal Comune di Campione d’Italia - si è tenuta l’udienza per la discussione dei reclami avverso la sentenza con cui il tribunale di Como ha dichiarato lo stato di insolvenza di Casinó di Campione s.p.a., presentati da Banca Popolare di Sondrio e dal Comune di Campione d’Italia, soggetti che a dicembre sono stati riuniti in un unico procedimento. Oltre alla difesa del fallimento, all’udienza erano presenti i legali della banca, della società e del Comune di Campione d’Italia».

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