Fino, casa confiscata alla ’ndrangheta
Sì ai lavori: ospiterà bisognosi

Fino Mornasco, ok del Comune alla riqualificazione della cascina di Socco. Chiesta una “white list” delle aziende: nessuna dovrà essere chiacchierata

Si sblocca lo stallo alla corte confiscata alla ’ndrangheta: la riqualificazione si farà.

Il Comune ha aperto il bando ed è in cerca di una ditta dalla fedina immacolata per realizzare gli appartamenti per ospitare le famiglie in difficoltà economica. La scorsa settimana la giunta di Fino Mornasco ha pubblicato il bando per affidare i lavori di ristrutturazione dell’immobile di Socco, in via Primo Maggio. Per farlo ha allertato anche le prefetture perché l’impresa vincitrice dovrà fare parte di una speciale “white list”, ovvero un elenco di ditte che abbiano un certificato di garanzia, devono essere pulitissime, quanto più lontane dagli interessi della criminalità organizzata.

Il motivo è più che lampante: questa casa è stata tolta dalle grinfie della famiglia ’ndranghetista Piromalli, non può anche indirettamente finire in mani poco cristalline. Il quadro economico dell’opera prevede 193mila euro di base di gara, più circa 49mila euro di spese a carico dell’amministrazione per ragioni tecniche e burocratiche.

LEGGETE l’ampio servizio su LA PROVINCIA di GIOVEDÌ 30 luglio 2015

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