Fioriscono poesie sulla mulattiera
che sarà dedicata alla Merini

Como e Brunate hanno accolto la petizione di Sentiero dei Sogni. Domani l’evento inaugurale, anche in caso di pioggia

«Sono nata il 21 marzo del ’31 alle cinque di un piovoso venerdì, in una casa che dava sulla via San Vincenzo a Milano. La casa era povera, ma sontuosi i miei genitori. […] Mio padre, un intellettuale molto raffinato figlio di un conte di Como e di una modesta contadina di Brunate, aveva tratti nobilissimi. Taciturno e modesto, [...] fu il mio primo maestro». Così scrive Alda Merini nell’autobiografia “Reato di vita” (1994). Domani, in occasione delle celebrazioni del decennale della morte della poetessa, il Premio Alda Merini con i Comuni di Como e Brunate e l’associazione Sentiero dei Sogni, si fa promotore di un evento per riallacciare in forma permanente, nel segno della poesia e di un turismo sostenibile, il filo meriniano che lega Como, con Milano e Brunate.

Si terrà, infatti, il percorso “Sulla rotta di Alda Merini”, che suggella la petizione con ben 1565 firme, presentata lo scorso maggio da Pietro Berra, presidente del Premio Merini e di Sentiero dei Sogni, per intitolare alla poetessa un tratto della mulattiera conosciuta come “via delle scalette” (Brunate ha già deliberato, Como ha condiviso l’idea e istruito la pratica).

Il ritrovo sarà alle 9.45 a Milano, accanto alla scultura “Ago, filo e nodo”, che ha ispirato un verso meriniano: «Prima di venire / portami un grosso ditale / perché devo ricucirmi il cuore». Che il “grosso ditale” nasca «per l’ago e il filo, la singolare struttura posta in piazzale Cadorna», lo disse la Merini medesima in un’intervista inclusa nel libro “Treni d’autore” (EDUCatt, 2012). Nello stesso volume Alda racconta che «le ferrovie Nord mi ricordano la mia infanzia. Mio padre, infatti, lavorava in un’agenzia di assicurazioni nei pressi della stazione Cadorna. Da qui poi prendevamo il treno per raggiungere Brunate, in provincia di Como, dove viveva ancora mia nonna e dove mio padre era nato».

I partecipanti seguiranno quello stesso tragitto, guidati da Pietro Berra e da Luisella Veroli (biografa della poetessa), con letture di Lorena Mantovanelli e Claudia Cantaluppi, e dopo pranzo (lasagne meriniane con ricetta della stessa Veroli cucinate dalla Pro Brunate), si riscenderà a Como a piedi, per inaugurare il Sentiero Merini (come verrà rinominata una parte dell’attuale Sentierone per Como-salita San Donato), che, in sintonia con il ponte che verrà intitolato il 6 novembre alla poetessa sul Naviglio Grande, si appresta a inserire un tocco di poesia nello stradario locale.

Questa mulattiera, costruita nel 1817, fece conoscere i nonni di Alda e sarà allestita con cartelli poetici bilingui permanenti in legno, due dei quali con sue caricature disegnate a mano da Arnoldo Mosca Mondadori. «Si nasce non soltanto per morire, / ma per camminare a lungo, / con piedi che non conoscono dimora / e vanno oltre ogni montagna», recita uno stralcio di “Padre mio” della Merini, dedicato al padre celeste, ma anche a quello terrestre. Lungo il percorso anche versi di altri poeti che hanno avuto un legame con questi luoghi, a partire da un prolifico verseggiatore più noto come inventore della pila, Alessandro Volta. Le iscrizioni per il percorso completo sono chiuse, ma è possibile partecipare solo all’inaugurazione del sentiero e alle letture successive, aggregandosi alle 14.30 presso il municipio di Brunate (via Alla Chiesa 2). Iniziativa confermata anche in caso di pioggia, con eventuale modifica della seconda parte della giornata: letture in biblioteca e discesa in funicolare.

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