Furto del Barolo, condannati e liberi
E noi gli paghiamo la cassa integrazione

Cernobbio Fermati a febbraio dai carabinieri, se la sono cavata con un anno (pena sospesa)

Alla fine è andata abbastanza bene ai quattro amici albanesi fermati lo scorso febbraio a piazza Santo Stefano con vari attrezzi da scasso in auto e otto bottiglie di vini pregiati, rubati nella casa del signor Alexander, russo di Rostov sul Don con residenza cernobbiese.

Ieri mattina il giudice Gian Luca Ortore li ha condannati a un anno di detenzione ciascuno, concedendo a tutti - visto che avevano fedine penali sostanzialmente illibate - il beneficio della sospensione condizionale della pena, che tradotto in soldoni significa che non andranno in carcere.

I quattro furono fermati con l’auto carica di attrezzi, di abiti sporchi di fango (i carabinieri li videro cambiarsi prima di risalire a bordo, in via Piazzola) e soprattutto delle bottiglie di Barbaresco, Barolo e Duca di Salaparuta (una magnum) che si ritennero rubate dallo sgabuzzino della casa del signor Alexander.

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