Furto in casa, la rabbia di uno straniero
«In Libano siamo più severi con i ladri»

Fino Mornasco, lo sfogo di un cittadino che si è trovato l’abitazione svaligiata a Socco: «A me pare che la legge qui sia strana, ci sono troppe garanzie per chi ruba negli appartamenti»

«Qui la legge per i ladri è troppo indulgente». Ibrahim Mansour è uno dei tanti residenti di Como e provincia vittima di una banda di ladri che gli hanno svaligiato casa.

Lui, d’origine libanese, abita da anni a Fino Mornasco, nella frazione di Socco, in via Valtellina e si stupisce di quanto l’allarme sicurezza sia prioritario per un territorio come il nostro.

«A me pare che la legge qui sia strana – ci racconta Mansour – non capisco, offre troppe garanzie ai ladri. Le forze dell’ordine riescono di rado ad acciuffare qualche malvivente e quando ce la fanno i ladri entrano ed escono di galera in tutta fretta. Tempo cinque minuti e tornano ad infilarsi nelle case della gente. Io le tasso in Italia le pago, vorrei essere tutelato. In Libano è ben diverso, se trovi nel tuo appartamento un ladro gli puoi fare quello che vuoi, la casa è considerata come un luogo sacro e inviolabile. È come se ti facessero un attentato, entrare per rubare in casa altri è un fatto gravissimo. Certo è diverso, da noi non c’è tutto questo allarme, non esistono porte blindate, i cittadini non sono costretti a comprarsi sistemi di video sorveglianza, il fenomeno non è di sicuro così preoccupante».

Occorre sottolineare che la giustizia italiana per fortuna non tollera la libera violenza.

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