Grandate, la Croce Rossa
alza bandiera bianca

A sorpresa il presidente Angelo Trombetta e tre dei quattro componenti del direttivo si sono dimessi

Terremoto alla Croce rossa di Grandate, si è dimesso il consiglio direttivo, in arrivo un commissario straordinario. Durante la riunione di venerdì i vertici del comitato locale della Croce rossa hanno fatto un passo indietro, quattro componenti su cinque hanno lasciato la guida dell’associazione di volontariato.

Il primo a rinunciare all’incarico è stato l’ormai ex presidente Angelo Trombetta, dal 2013 a capo dei volontari del soccorso.

«Siamo tutti sostituibili – commenta Trombetta – io poi ero stufo, troppo stanco. I problemi scatenanti sono quelli già noti, i soliti, altri componenti del direttivo hanno seguito la mia scelta. Arriverà dal comitato regionale un commissario, tempo qualche giorno e ci sarà modo di capire come la Croce rossa potrà ripartire».

I problemi, noti, riguardano in particolare la Croce Rossa romana, ente che ha vissuto un non semplice processo di privatizzazione. Al comitato grandatese anni fa una donna del paese, Fernanda Lazzarin, aveva donato un appartamento, in centro a Como, in via Ferrari, la Croce rossa di Grandate nel 2014 ha cercato di vendere il bene. I proventi dell’asta però sono stati dirottati all’ente centrale per appianare i bilanci, ai volontari di Grandate non è rimasto nulla. Anche i risparmi accumulati sul conto corrente sono in parte volati Roma.

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