Ha il biglietto ma non può annullarlo
Il controllore lo multa per 60 euro

A Fino un pendolare compra un biglietto al bar e non ha la penna per vidimarlo. Inutile segnalarlo al capotreno: c’è la sanzione se non si riscrivono data e ora peraltro già stampate

Viaggiatori armatevi di penna se non volete rischiare la multa. È accaduta a Fino Mornasco una delle tante disavventure che capitano ai pendolari delle ferrovie. Alle 7.34 di ieri mattina un lavoratore, abbonato a Trenord dal lontano 1999, appena tornato dalle vacanze per andare in ufficio a Milano ha dovuto fare un biglietto singolo: ormai siamo a fine agosto e il mensile di certo non conviene.

Come spesso accade al distributore automatico c’era troppa fila, le carrozze stavano per arrivare sui binari, così ha deciso di andare al bar della stazione. Qui ha comprato un biglietto di corsa singola, valore 4 euro, sul quale risultano la data e l’ora dell’emissione, appunto le 7.34.

Arrivato alla macchinetta obliteratrice elettronica si è però accorto che il biglietto era troppo grande, non entrava materialmente, perché è diverso per fattura da quelli rilasciati dal distributore di Trenord.

Sul fondo di questo grande ticket in effetti c’è lo spazio per scrivere a penna il nome della stazione dalla quale si è partiti e di nuovo l’ora e la data. Peccato che il nostro viaggiatore non avesse in tasca una penna e nella fretta per non perdere il treno ha deciso di salire comunque a bordo. Il capotreno non era lontano, l’ha atteso seduto e gli ha spiegato il disguido. Risultato: 60 euro di multa dopo nemmeno cinque minuti dall’acquisto del biglietto.

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