«Ha preso i soldi a un invalido»
Avvocato davanti al giudice

Iniziata l’udienza preliminare a carico di un professionista accusato di un peculato da 400mila euro

Ha detto di avere intenzione di risarcire il danno e di patteggiare la sua pena, l’avvocato comasco Alberto Pascali, finito nei guai con l’accusa di peculato per essersi impossessato - accusa la Procura di Como - di 400mila euro sottratti a un invalido al 100%, del quale il professionista era stato nominato tutore legale.

Si è aperta, ed è stato rinviato al prossimo 14 ottobre, l’udienza preliminare nata dalla denuncia presentata dall’avvocato di una sorella di un uomo di 49 anni di Fino Mornasco, vittima il 4 dicembre di 13 anni fa di un gravissimo infortunio sul lavoro: è stato colpito da una scarica elettrica mentre lavorava alla potatura di alcune piante in una proprietà di Via Sicilia, a Fino, e da allora non ha più ripreso conoscenza. Secondo l’accusa l’avvocato Pascali, nominato tutore nel 2007, nel corso degli anni avrebbe da un lato usato cospicui fondi dell’uomo per motivi personali, salvo poi rimetterli sul conto, ma anche di aver usato altri 140mila euro per spese proprie (ad esempio per pagare un posto barca o l’acquisto dei codici necessari alla sua attività legale o per pagare l’iscrizione a una scuola privata, assegno mai incassato) senza più rifondere quanto utilizzato.

Da qui l’accusa. Il giudice delle udienze preliminari ha concesso a Pascali un mese per risarcire e - nel caso - chiedere il patteggiamento.

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