«Ha rubato i segreti aziendali»
Ex dipendente finisce a processo

Tavernerio: a Milano prima udienza contro l’allora direttore, che nega tutto Secondo l’accusa avrebbe fatto sparire decine di migliaia di stampi e matrici

Un’ex dipendente della ditta “Keramo spa” di Tavernerio è finita a processo con le accuse di appropriazione indebita e danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici, al culmine di una lunga indagine condotta dalla Dda di Milano, competente per questa tipologia di reati.

La donna, che della Keramo era stata direttore operativo e del controllo qualità, nonché responsabile commerciale e responsabile dei servizi informativi, è accusata di avere fatto sparire tra il dicembre del 2017 e il mese di marzo del 2018 decine di migliaia di stampi e matrici utilizzati dall’azienda per i suoi clienti che le si rivolgevano.

I clienti della Keramo erano e sono, tra gli altri, aziende orafe prestigiose. La Procura - e con essa i legali rappresentanti dell’azienda, costituiti parte civile per il tramite dell’avvocato Pierpaolo Livio - sostiene che l’imputata abbia fatto sparire decine di migliaia di questi pezzi, beni per almeno un milione di euro, e che successivamente - avendo le disponibilità delle password e delle credenziali d’accesso - abbia cancellato tutti i dati informatici e telematici salvati su due telefoni che erano appartenuti al vecchio proprietario, venuto a mancare nel dicembre del 2017, così sottraendoli alla azienda. Tutte queste operazioni, nella lettura dell’accusa, sarebbero valse a favorire una seconda azienda che nel frattempo la donna aveva inaugurato.

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