«Ha rubato i soldi a un invalido»
Avvocato di Como condannato

Colpevole di peculato, il giudice lo dichiara interdetto dai pubblici uffici Ora rischia di dover lasciare la toga. Aveva promesso di risarcire, ma finora non l’ha fatto

All’ennesima promessa di risarcire il danno, senza però fornire alcuna garanzia concreta, il giudice ha respinto la nuova richiesta di rinvio avanzata dall’imputato e lo ha condannato a 4 anni e mezzo di carcere.

È una pena pesantissima quella a carico di Alberto Pascali, avvocato comasco, riconosciuto colpevole del reato di peculato per aver portato via i risparmi di un invalido del quale era stato nominato tutore. Una pena che sarebbe anche potuta essere più pesante, se il legale di Pascali, il penalista Paolo Camporini, non avesse optato per il giudizio abbreviato, che (in caso di condanna) offre all’imputato uno sconto secco di un terzo sul totale da scontare.

Alberto Pascali è un volto molto noto in città, non soltanto nell’ambiente forense, ma anche in quello della motonautica, dove corre nel campionato europeo Endurance, categoria di cui è stato campione italiano.

Ed è anche la passione per le barche ad aver messo nei guai il professionista con studio in città. Tra le accuse formalizzate dal pubblico ministero Massimo Astori e dalla Guardia di Finanza, infatti, vi è l’utilizzo dei soldi non suoi per l’acquisto di un motoscafo di secondamano, messo sul mercato da un venditore romano.

Vittima dei pasticci contabili dell’avvocato è Roberto Floccari, 49 anni di Fino Mornasco, invalido al 100% dal 4 dicembre 2002, da quando cioè è stato colpito da una scarica elettrica mentre lavorava alla potatura di alcune piante in una proprietà di Via Sicilia, a Fino. Il “ponte” sul quale lavorava era stato avvicinato troppo ai cavi dell’alta tensione e Floccari è finito in coma: da quel drammatico giorno di tredici anni fa non ha più ripreso conoscenza.

Nel 2007 il Tribunale di Como aveva nominato Pascali tutore del giardiniere. Ma dal 2011 una delle sorelle Floccari aveva sollevato dubbi sulla gestione dei conti corrente intestati al fratello. Soltanto dopo alcuni anni, però, il caso è approdato in Procura grazie a un’istanza presentata dal legale di quella sorella, l’avvocato Roberto Rallo.

La Procura e le fiamme gialle avevano contestato all’ex tutore di aver utilizzato, e poi restituito, 260mila di proprietà del giardiniere invalido. Altri 140mila euro circa, invece, sarebbero stati utilizzati da Pascali per scopi personali: il pagamento dell’affitto di un appartamento in via Imbonati, il versamento di un paio di migliaia di euro a un’associazione sportiva e poi ancora assegni emessi a proprio nome o per far fronte ad altri pagamenti. Complessivamente il giudice ha stimato il profitto illecito conseguito in circa 139mila euro.

Oltre alla condanna a 4 anni e mezzo di carcere, Pascali è stato anche condannato a pagare 90mila euro di provvisionale a Floccari. Inoltre il giudice ha disposto la confisca per equivalente di pare dei suoi beni e l’interdizione dai pubblici uffici. Se la condanna dovesse passare in giudicato, rischia di dover abbandonare l’Ordine degli avvocati. Sempre che, in appello, i giudici non siano di parere differente.

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