I sindaci del #nopedaggio
«Tangenziale gratuita
per i pendolari»

Dopo i dati disastrosi sull’uso del collegamento, riparte la campagna dei Comuni. Il portavoce Gaffuri: «Non si capisce perché Como non abbia infrastrutture efficienti e gratuite»

I sindaci di Como tornano alla carica contro Pedemontana. Alla luce dei dati snocciolati dal nuovo presidente della società di infrastrutture lombarda Antonio Di Pietro, con un 72% in meno di veicoli transitati sulla tangenziale comasca rispetto alle aspettative, i primi cittadini che avevano lanciato la petizione #nopedaggioacomo vogliono tornare a riunirsi.

«Organizzeremo presto un vertice - spiega Alberto Gaffuri, sindaco di Albese con Cassano e portavoce del comitato - La nostra campagna era partita più di un anno fa e quello che avevamo sostenuto si è puntualmente avverato. Alla Regione Lombardia avevamo chiesto di rivedere il sistema dei pedaggi, ma attendiamo ancora una risposta. Serve subito una soluzione, abbiamo pagato per un’opera che non si auto sostiene, che ha tagliato le nostre campagne, che non viene utilizzata, che costa e che è rimasta monca. Non si capisce perché Como non debba avere infrastrutture efficienti e gratuite come accade in tante altre città italiane».

La ricetta del comitato #nopedaggioacomo è semplice, si chiede la gratuità del tratto Villa Guardia-Como per chi utilizza tutti i giorni questa strada, per i pendolari, non invece per chi fruisce della tangenziale per raccordarsi con le autostrade e viaggiare verso la Svizzera o verso il resto d’Italia. Questo metodo secondo i proponenti permetterebbe di equilibrare i costi.

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