Il maratoneta di 79 anni. Gare da Roma a New York

Cernobbio Emilio Signorelli ha appena concluso la nona competizione, ad Amsterdam. Sempre accompagnato dalla moglie, ha riscoperto città visitate per lavoro

Dedicare il proprio tempo libero alla passione per la corsa anche dopo la pensione. Emilio Signorelli, 79enne residente a Cernobbio, poche settimane fa ha corso la sua nona maratona. In cinque ore e 20 minuti ha concluso la competizione di Amsterdam. Una bella soddisfazione ma che non deve essere vista solo come una questione di età, come precisa lo stesso maratoneta. Dal 1973 l’ingegnere chimico vive a Cernobbio dove si è trasferito con la famiglia per lavoro. La sua professione gli ha permesso di viaggiare in città che è poi tornato a visitare proprio grazie alle competizioni sportive.

«Sono sempre stato un amante dello sport e la mia passione per la corsa inizia anni fa – racconta Signorelli – quando mi stavo avvicinando al momento della pensione ho pensato fosse giusto fare qualcosa che mi potesse dare degli obiettivi». Resta così viva la passione e si pianificano maratone e mezze maratone, ottenendo sempre buoni risultati. Negli anni sono arrivate così tante belle esperienze. «Mi alleno almeno tre volte a settimana – dice – e nei due mesi che precedono la maratona cerco di allungare il più possibile le sedute di allenamento».

«Credo che per correre a lungo sia importante lavorare sulla testa e non solo sulla prestazione fisica»

Sono nove le maratone fino ad oggi completate, oltre a una ventina di mezze maratone. La prima maratona 12 anni fa a Venezia, l’ultima, come detto, poche settimane fa ad Amsterdam. Ad accompagnarlo in tutte le competizioni la moglie Tiziana. «Credo che per correre a lungo sia importante lavorare sulla testa e non solo sulla prestazione fisica – prosegue – senza un lavoro di concentrazione penso sia difficile raggiungere degli obiettivi di questo tipo». Imprese impresse nel cuore e nella mente, non solo per la soddisfazione di averle terminate tutte, ma anche per le emozioni che hanno suscitato.

«La maratona di New York è senza dubbio una delle più belle, è un luogo magico e anche il fatto che ci siano tante persone per strada che seguono la gara è molto bello»

«Penso che la maratona di New York sia senza dubbio una delle più belle – rileva Signorelli – c’è un’atmosfera particolare, è un luogo magico e anche il fatto che ci siano tante persone per strada che seguono la gara è molto bello. Nel 2021 sono stato a quella di Berlino, ricordo la grande emozione di arrivare alla Porta di Brandeburgo». Ma ogni luogo, come detto, ha suscitato qualcosa. «L’arrivo a Venezia in piazza San Marco è speciale – assicura – è anche una maratona particolare perché negli ultimi tratti ci sono una serie di ponti da percorrere che di certo, con i loro sali e scendi, si sentono sulle gambe». Unire sport e cultura è così un bell’incentivo a proseguire, anche perché scorci e monumenti sembrano davvero aiutare Signorelli nella concentrazione.

Emozionante anche tornare a Roma da maratoneta, così come ad Amsterdam quest’anno. «Sono due città in cui andavo spesso per lavoro – conclude – tornarci in un’altra veste mi ha permesso di rivivere dei ricordi del passato, ma anche di trovare due città molto cambiate». Tanti ricordi anche a Atene, Valencia e Vittorio Veneto.

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