La cascina confiscata
torna al Comune di Fino

A distanza di 16 anni dal provvedimento diventa pubblica ma servono i soldi

Nel lontano 2002 l’agenzia del demanio aveva assegnato al comune di Fino Mornasco un cascinale della valle dei mulini, poco prima della svolta per la stazione e il ristorante Il Casottino.

L’immobile, oggi fatiscente, era stato confiscato alla criminalità organizzata, in particolare a Nicodemo Valenzisi, persona condannata e coinvolta nell’inchiesta nota come Fiori di San Vito. Questo vecchio fienile al momento - a distanza cioè di 16 anni dalla data della confisca - risulta ancora intestato al catasto al vecchio proprietario.

«E’ un cascinale malandato – conferma e spiega il sindaco di Fino Mornasco, Giuseppe Napoli – una specie di stalla. Ristrutturarlo per le casse comunali sarebbe un salasso. Quest’estate però dopo mille difficoltà siamo riusciti ad inaugurare la casa di Socco, un’altra cascina confiscata alla criminalità organizzata che adesso può ospitare persone in difficoltà. Quindi, fatto questo importante passo, adesso stavamo cercando di capire se è possibile dare un futuro anche alla cascina della valle dei mulini. Non sarà facile. Ci siamo così accorti che la prima urgenza operativa è sistemare la situazione catastale, togliere il nome del vecchio proprietario da tutti gli atti burocratici». Ora però servono i soldi.

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