L’addio alla prof di San Fermo
«Prof, il tuo sorriso sempre con noi»

Daniela Porta, architetto, insegnava alla scuola media di Grandate: grande dolore tra colleghi e alunni

Un amore profondo tra marito e moglie spezzato solo da un tragico incidente. Ora lei, Daniela Porta, 48 anni, architetto e professoressa di arte e immagine alla secondaria di primo grado di Grandate, non c’è più. E suo marito, Roberto Salvetti, 50 anni, è ricoverato al Sant’Anna: dalla Rianimazione è stato trasferito al Pronto Soccorso in Osservazione breve intensiva. Migliora, e non sarebbe in pericolo di vita, ma ha il dolore della moglie da affrontare.

L’incidente è successo mercoledì sera sulla provinciale Garibaldina, a Parè, strada che Roberto e Daniela hanno percorso sulla Bmw tantissime volte per tornare alla loro abitazione di Cavallasca. Uno schianto che ha spezzato un legame strettissimo portando via all’istante Daniela. Si conoscevano da sempre, da quando Daniela ultima di 4 fratelli, aveva 16 anni e frequentava il liceo Terragni a Olgiate. Lui, Roberto, due anni più grande, ha sempre amato in Daniela quel suo modo solare, intelligente, positivo e tenace nell’affrontare le situazioni. Una vita insieme, un legame quasi simbiotico in cui la condivisione delle giornate era su più fronti: quello dell’amore coniugale, delle passioni, degli interessi culturali e del lavoro. Una coppia che per il loro affiatamento e legame non è mai passata inosservata già dal tempo del liceo. Poi la facoltà di architettura, il lavoro, i viaggi sempre in sella alla moto, altra passione condivisa.

L’incidente di mercoledì sera sulla provinciale Garibaldina, a Parè, strada che Roberto e Daniela hanno percorso sulla Bmw tantissime volte per tornare alla loro abitazione di Cavallasca, ha spezzato un legame strettissimo portando via all’istante Daniela, 48 anni, architetto e professoressa di arte e immagine alla secondaria di primo grado di Grandate. Roberto è ricoverato al Sant’Anna: dalla Rianimazione è stato trasferito al Pronto Soccorso in Osservazione breve intensiva. Migliora, e non sarebbe in pericolo di vita.

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