Luisago “boicotta” le telecamere
«Servono a poco, non le mettiamo»

È uno dei pochi Comuni che non ha un impianto pubblico di videosorveglianza. Il sindaco: «Sono un modo per accontentare l’opinione pubblica»

Furti, rapine e pirati della strada, ma Luisago non ha, e non avrà, delle telecamere di sicurezza.

Secondo il sindaco Adelio Frigerio il più delle volte gli occhi bionici servono soltanto ad accontentare l’opinione pubblica. Nella cintura urbana di Como quasi tutte le amministrazioni comunali negli ultimi anni si sono attrezzate e hanno investito in impianti pubblici di video sorveglianza, spinti dalle ondate di furti messi a segno dai ladri e dalla percezione di insicurezza vissuta dai cittadini.

«Avevamo in programma l’acquisto di alcune telecamere l’anno scorso, ma non credo provvederemo entro la fine del mandato – spiega Adelio Frigerio, il sindaco di Luisago – abbiamo molti impegni e tanti obiettivi da portare a termine. A mio parere i sistemi di videosorveglianza sono utili se c’è una rete, un sistema sovracomunale, se c’è un centro, un comando per visionare e studiare le immagini, le amministrazioni devono condividere le posizioni, i varchi, le informazioni. Invece se un singolo piccolo Comune compra due o tre telecamere può al massimo ingenerare un effetto deterrente, ma non credo sia davvero uno strumento decisivo contro la criminalità. Rincorrere il tema video sorveglianza rischia altrimenti di diventare un palliativo, un modo di accontentare l’opinione pubblica».

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