«Luisago, urla contro di me
Perché sono di colore»

Il racconto di Georges Christian: «Ero in stazione convinto di prendere l’ultimo treno, la guardia giurata mi ha aggredito verbalmente e cacciato»

«Ehi tu, fuori immediatamente da qui. Te ne devi andare, punto e basta. Ancora? Esci o chiamo i Carabinieri».

Georges Christian, 41 anni e residente a Luisago, è sobbalzato dalla sedia quando, verso la mezzanotte di martedì, si è sentito rivolgere all’improvviso quelle parole da un vigilante, senza che potesse replicare. Georges, originario del Camerun, aveva appena lasciato la casa dove vive con la sua compagna, Fabiana Del Giudice, e si trovava alla stazione di Portichetto-Luisago diretto verso Milano per motivi urgenti e personali. Sperava di poter prendere il primo treno disponibile che, però, sarebbe passato solo all’alba, mentre lui credeva poco dopo la mezzanotte.

In una mano aveva il telefono, nell’altra il libro di cardiologia: dopo la laurea conseguita in biochimica, a luglio arriverà infatti anche quella in medicina. Lo studio gli avrebbe tenuto compagnia nel viaggio. Quando il vigilante, probabilmente impegnato nel giro di chiusura delle stazioni, lo ha trovato lì, non è stato per così dire pacato, stando a quanto hanno riferito Georges e Fabiana, che era al telefono con lui e ha quindi sentito tutta la scena. È stata proprio lei ad affidare il suo sfogo ai social, sperando di scuotere qualche coscienza. Sì perché, pur senza ricevere frasi razziste dirette, Georges si è sentito discriminato per il colore della sua pelle.

«Non è la prima volta, non sarà nemmeno l’ultima – spiega l’uomo – quella sera dovevo andare a Milano per un’emergenza, non ho nemmeno pensato al coprifuoco. Mi sono seduto e ho aspettato. All’improvviso ho sentito un urlo dietro di me: “te ne devi andare”. Ho chiesto il perché, non capivo quale fosse il problema. “Devi uscire e basta o chiamo i Carabinieri”. Ho risposto che poteva chiamarli, ma la mia compagna mi ha suggerito di lasciar perdere e tornare a casa». Georges è stato vittima, in passato, di pregiudizi: in questo caso non ha ricevuto insulti razziali, ma l’atteggiamento del vigilante lo ha avvilito.

L’uomo è arrivato in Italia 15 anni fa: dopo la laurea in biochimica, si è iscritto alla facoltà di medicina ottenendo anche la borsa di studio.

Ferrovie Nord, nella serata di ieri, ha spiegato che «un dipendente della società incaricata della vigilanza, è entrato nella stazione di Portichetto Luisago per effettuare come tutte le sere le operazioni di chiusura e di messa in funzione dell’allarme antintrusione della sala d’attesa. In quel momento, all’interno della sala d’attesa, era presente una persona che è stata invitata ad uscire proprio per consentire la chiusura dello scalo dal momento che l’ultimo treno in direzione Milano era passato alle 23:27. La guardia giurata si è messa in comunicazione, tramite help point, con il Posto Centrale di Saronno che ha comunicato alla persona il fatto che non ci sarebbe stato alcun treno in direzione Milano alle 00.12 poiché si trattava di una corsa sostitutiva effettuata con autobus. A quel punto la persona è uscita. La stazione è stata chiusa ed è stato inserito l’allarme antintrusione della sala d’attesa alle ore 24.00».

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