Maltrattamenti all’asilo nido
La maestra: «Ero esaurita»

Cernobbio: l’educatrice è stata interrogata ieri. Al giudice ha detto di essere particolarmente nervosa per problemi familiari legati alla sorte del nipotino

Tre quarti d’ora di interrogatorio dopo una settimana e una notte passati senza dormire né quasi toccare cibo, in attesa di poter parlare, di dare la propria versione dei fatti, di spiegare, di scusarsi. Non vendeva l’ora, l’educatrice di 58 anni dell’asilo nido di Cernobbio finita agli arresti domiciliari lo scorso giovedì. Non aspettava altro, dopo quei video scioccanti e inequivocabili, che la ritraggono a strattonare e a rigirare i lattanti manco fossero dei pacchi.

Immagini che hanno fatto il giro del web e delle tv nazionali, e che hanno distrutto una reputazione quarantennale di stimata puericultrice.

La donna è comparsa in tribunale a Como a fianco del suo avvocato Livia Zanetti per rispondere alle domande del giudice Laura De Gregorio, che le contesta il reato di maltrattamenti di minori affidati alla sua cura, reato aggravato dalla sua funzione di pubblico ufficiale. «Ero esaurita» ha detto al giudice e al sostituto procuratore titolare dell’indagine (pm Daniela Moroni). Motivo del suo stato di prostrazione e nervosismo, che riversava sugli incolpevoli bebè, sarebbe la pesante situazione che la donna stava vivendo in quel periodo all’interno della sua famiglia, a causa del mancato ritorno dall'estero del suo nipotino di appena due anni.

L’articolo completo su La Provincia di giovedì 4 aprile

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