“Mangiasoldi” non a norma
Sequestri a Fino e Lipomo

Controllati dalle forze dell’ordine 62 esercizi: 18 multe e una denuncia

L’operazione

Quelle macchinette mangiasoldi non erano a norma, perché prive di regolare autorizzazione. Lo hanno appurato le forse dell’ordine che hanno disposto il sequestro di 12 apparecchi, nei comuni di Fino Mornasco e di Lipomo. È il risultato più eclatante dei controlli, estesi a tutto il territorio provinciale, disposti in occasione della riunione tecnica di coordinamento tenutasi il 23 ottobre scorso sulla base delle direttive impartite dal prefetto Ignazio Coccia.

L’attività di controllo – promossa a livello nazionale dal “Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori” - ha visto impegnati gli uomini della Questura, del Comando Provinciale Carabinieri e della Guardia di Finanza, i quali, in collaborazione con il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno effettuato una capillare attività di verifica della regolarità degli esercizi dediti all’attività di gioco e alla raccolta di scommesse. Complessivamente sono stati controllati 62 esercizi, monitorando la regolarità delle autorizzazioni e il rispetto della normativa a tutela dei minori e sono state elevate 18 contravvenzioni, con contestuale effettuazione di 13 sequestri amministrativi e il deferimento all’autorità giudiziaria di un esercente per mancata esposizione della tabella dei giochi proibiti. In quella circostanza, stesso provvedimento per due cittadini stranieri per possesso di documenti irregolari.

Nell’ambito dei controlli di cui si è detto, è stata rilevata anche la presenza di 12 apparecchi da gioco con vincita in denaro non a norma, in quanto privi di regolare autorizzazione, che il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha provveduto a sottoporre a sequestro amministrativo.

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