Maslianico, valico chiuso
La leghista ticinese attacca gli italiani

Il consigliere della Lega dei Ticinesi Pantani torna all’attacco e se la prende con la chiusura del valico

L’ha definita, in un post al vetriolo pubblicato nelle ultime ore sui social network, una «chiusura a senso unico». Una dichiarazione tranciante quella di Roberta Pantani, corredata da due foto del valico di Maslianico chiuso - anzi sbarrato - sul versante italiano. «Non ci hanno interpellato», la consigliera nazionale della Lega dei Ticinesi (sua la mozione da cui ha preso le mosse nell’aprile 2017 lo stop notturno in corrispondenza di tre valichi minori, due al confine con il Comasco) riparte da qui. «Quello che non ci va giù è che in Italia si decide e si applica quello che si vuole, mentre in Svizzera non si vogliono rovinare dei presunti rapporti che non sembrano interessare molto l’Italia» spiega a “La Provincia”, Roberta Pantani.

E poi argomenta la propria posizione: «Quanto accade a Maslianico sembra interessare solo l’Italia - dice - Da alcuni anni il valico è chiuso durante le ore notturne. Poi è stato deciso di anticipare la chiusura senza avvisare le autorità elvetiche. Ora l’Agenzia delle Dogane è tornata sui suoi passi a seguito delle proteste dei frontalieri (e del Comune di Maslianico, ndr) e dal 1° luglio il valico tornerà ad essere aperto fino alle 21 anzichè sino alle 20. In tutto questo la Svizzera non ha avuto alcun ruolo».

Parole forti, dunque. Anche se, come rimarcato nei giorni dal sindaco Tiziano Citterio, la lettera a firma dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con i nuovi orari del valico di Maslianico-Pizzamiglio è stata indirizzata anche al Comune ticinese di Vacallo ed al Centro di Cooperazione di polizia e doganale di Chiasso. Ma la polemica continua.

L’articolo completo su La Provincia di martedì 11 giugno

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