Montano, colori, farfalle e libri
I genitori allestiscono la biblioteca

Insieme a insegnanti e dirigenti hanno creato in via Mascherpa ambienti da favola

Una biblioteca all’interno della scuola dell’infanzia di Montano si trasforma in un sogno ad occhi aperti.

Il risultato del lavoro dei genitori, del consiglio di amministrazione, delle maestre, della bibliotecaria comunale ed anche dei bambini è davvero sorprendente. Gli spazi sono stati allestiti in un locale del bell’asilo di via Mascherpa. E c’è il desiderio di aprirli anche ai bambini più grandi della primaria perché non condividere uno spazio così bello sarebbe un peccato.

“Liberiamoci&Libriamoci” non è solo il nome della struttura ma anche quello del percorso fatto dai bambini dell’asilo, in particolare dai più grandi.

Mentre i grandi allestivano lo spazio con pallets colorati, cassette, libri che si arrampicano sul muro e tante Gazzette dello Sport da cui escono farfalle rosa, i bambini hanno riflettuto sul significato di essere liberi ed hanno creato un libro in cui ognuno di loro ha messo la propria idea di libertà. Poi, con un concorso dedicato ai “grandi” si sono valutati i disegni fatti e quell vincitore è diventato il logo della biblioteca. Nel frattempo, ogni famiglia dei bambini iscritti ha donato un volume.

La soddisfazione

Alcuni decori ai muri, i pannelli, tra cui anche quelli sensoriali “tocca, ascolta, guarda”, sono stati fatti dai bambini che, davvero emozionati, hanno partecipato al taglio del nastro della loro biblioteca alla presenza del presidente Matteo Mistrangelo, della vice Laura Giovanetti e della coordinatrice Antonella Mascetti. I piccoli hanno anche cantato il loro desiderio di libertà.

«Da oggi le famiglie possono beneficiare della biblioteca – ha detto Mistrangelo - e un doveroso ringraziamento va al personale dell’asilo e al gruppo di amministratori che hanno dedicato fantasia, tempo e risorse anche private per arrivare alla sua realizzazione. Un grazie anche alla bibliotecaria Tiziana Petrocelli per i suoi preziosi consigli ed ai genitori che hanno donato i nostri primi libri. Ma soprattutto, un grazie ai bambini, che hanno risposto con entusiasmo e partecipazione».n 
Paola Mascolo

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