Palasampietro, il giallo dell’agibilità
«I documenti rimasti nel cassetto»

Casnate con Bernate: il sindaco si incontra con i Vigili del fuoco e chiarisce le ragioni del ritardo. «Noi abbiamo fatto i lavori, ma il Comune di Como che gestisce l’impianto non li ha comunicati»

Se non sorgeranno ulteriori intoppi, il Palasampietro tornerà alla piena agibilità entro fine aprile. Cioè con un paio di mesi di ritardo sulla tabella di marcia, e quando ormai la stagione sportiva volgerà al termine.

È questo l’esito del summit che si è tenuto al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco su sollecitazione del sindaco Fabio Bulgheroni. Il primo cittadino di Casnate con Bernate non aveva infatti nascosto il suo disappunto dopo che, una volta conclusi tutti i lavori di messa a norma dell’impianto al termine di un iter durato quattro anni per una spesa complessiva di 188.000 euro, i Vigili del Fuoco avevano interrotto i termini prendendosi 60 giorni per valutare il progetto presentato a suo tempo.

Una mossa inaspettata e che complica i piani per l’organizzazione di qualsiasi evento. Attualmente infatti vige ancora il tetto di 99 persone all’interno della struttura; la nuova capienza invece sarà di 1.952 posti numerati a sedere in caso di eventi sportivi o di 1.154 per manifestazioni artistiche.

A svelare l’arcano di questa proroga è però lo stesso Bulgheroni: alla base ci sarebbe una sorta di equivoco tra gli uffici. «Mi sono incontrato con il comandante e con il vice in via Valleggio, e li ringrazio innanzitutto per la loro disponibilità e cortesia – afferma il sindaco -. Erano un po’ stupiti delle mie esternazioni. E così, ricostruendo la pratica, abbiamo appurato che c’è stato un blackout di comunicazione: buona parte dei lavori che noi abbiamo svolto, non sono stati recepiti dal Comune di Como (che gestisce l’impianto, ndr.) e quindi non li ha trasmessi ai Vigili del Fuoco. A questo punto si è così potuto riesaminare il progetto. E i Vigili del Fuoco si sono impegnati a dare una risposta veloce».

Ci sono comunque dei nuovi lavori da svolgere nel palazzetto. «Quello più importante riguarda la rivisitazione di un’uscita di sicurezza per gli atleti. Deve essere separata dal pubblico e quella individuata non va bene: dobbiamo trovare una soluzione. Tutto il resto sono cose minori, come gli allarmi sulle luci di sicurezza e antincendio. Non ci sono grandi lavori in muratura. Probabilmente non dovremo togliere un’altra fila di seggiolini come invece temevo per aumentare le vie di fuga. Attraverso gli uffici di Como, provvederemo quindi a correggere il progetto, e sarà Como a mandare avanti la pratica. I tempi ? Sono in divenire e dipendono da questa uscita di sicurezza – precisa Bulgheroni - Però se devo dare una scadenza, punto ad avere tutto pronto entro fine aprile».

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