Pass disabili, usano quelli dei morti

La polizia locale identifica 166 permessi per portatori di handicap i cui titolari sono deceduti da anni. Vengono ancora utilizzati per posteggiare gratuitamente o muoversi sulle preferenziali. Pronti i decreti di revoca

Da un paio di giorni a questa parte, le pattuglie del pronto intervento della polizia locale girano per la città con un elenco di 166 pass per portatori di handicap intestati a comaschi che non sono più tra noi. Il bisnonno con il bypass, la prozia con la protesi d’anca, il cugino con l’artrite.

L’elenco è in realtà un decreto di revoca, predisposto dal comando di viale Innocenzo XI a coronamento di una complicatissima attività di indagine avviata in concomitanza con l’attivazione delle nuove zone pedonali. Si tratta, secondo i vigili, di permessi che vengono utilizzati impropriamente da automobilisti che hanno “dimenticato” di restituirli dopo la dipartita dei loro cari e che, forti di quel tagliando da esporre sul cruscotto di un’auto qualunque (si tratta di una tipologia di permesso ad personam che può essere impiegato su qualunque automezzo), possono serenamente circolare lungo le corsie preferenziali, posteggiare gratis senza pagare un centesimo (Csu lo consente anche nei cosiddetti “posti blu”), appropriarsi di un parcheggio riservato e penetrare nelle zone a traffico limitato di tutta Italia e di tutta Europa.

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