Processo alla Formula Uno di “Pino”
«Gomme scontate alle forze dell’ordine»

Un uomo accusato di traffico di stupefacenti: «Tutti qui a farsi cambiare gli pneumatici». Scontava 12 anni ed aveva ottenuto la semilibertà proprio grazie al lavoro dal gommista

Un trafficante stava finendo di scontare una condanna a 12 anni di carcere per traffico internazionale di droga quando, nel 2012, ottiene l’affidamento alla prova grazie a un lavoro presso la Formula Uno gomme.

Oggi quest’uomo, assieme ad altre tre persone tra le quali anche il titolare di fatto della società, Giuseppe Oliverio, è a processo per... spaccio di droga. Reato commesso - secondo la direzione distrettuale antimafia - mentre si trovava al lavoro alla Formula Uno gomme.

Ieri è stato proprio l’uomo, da 25 anni residente nel Comasco - ancorché costretto a entrare e uscire di cella - il protagonista del processo non solo traffico di sostanze stupefacenti, ma anche per l’estorsione ai danni del carrozziere proprietario dell’autofficina Formula Uno di Villa Guardia che ha denunciato i tentativi di Oliverio e del suo socio - pure lui a processo - di avergli reso la vita un inferno per potergli portar via a prezzo stracciato un capannone e per convincerlo a trasferirsi altrove così da evitare la sua concorrenza.

L’imputato, che ha dimostrato una memoria prodigiosa, ha anche raccontato di come non avesse alcun sospetto su eventuali attività collaterali di Oliverio, visto che «da noi a farsi cambiare le gomme venivano tantissimi poliziotti, carabinieri, finanzieri, da tutta la provincia. Erano sempre lì». Domanda del pubblico ministero: «E pagavano per il servizio reso?». Risposta: «Sì, anche se a loro era riservato uno sconto speciale. Dovevamo fare il 25% di sconto alle persone delle forze dell’ordine che venivano a cambiare le gomme» delle auto private.

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