Rapina al Casinò, fermato d’urgenza
Il “palo” stava per fuggire a Zanzibar

I carabinieri sono intervenuti per paura che il dipendente fuggisse all’estero. Telecamere decisive: ripreso mentre consentiva al rapinatore di entrare nell’ascensore di servizio

Aveva prelevato 4mila franchi e 2.500 euro in contanti per poter partire per una “vacanza” a Zanzibar. Ma carabinieri e Procura hanno temuto che quel prelievo e l’imminente viaggio verso l’Africa potesse essere un piano per sottrarsi all’arresto, dopo che nei giorni scorsi una fuga di notizie in Svizzera ha rischiato di mandare all’aria l’inchiesta sulla rapina da 756.122 euro compiuta il 28 marzo scorso al Casinò di Campione.

Ha subito un’accelerazione improvvisa l’indagine che, lunedì mattina, ha portato al fermo di Roberto Bernasconi, 53 anni, nato a Como ma residente a Mendrisio, responsabile del reparto tecnico slot e tavoli della casa da gioco e accusato di essere il basista che ha consentito al rapinatore di poter entrare nel Casinò e mettere a segno il colpo.

Questa mattina Bernasconi sarà interrogato in carcere dal giudice delle indagini preliminari, per l’udienza di convalida del fermo. A carico del dipendente della casa da gioco vi è, soprattutto, l’analisi delle telecamere interne, che lo avrebbero ripreso mentre consentiva al rapinatore di entrare nell’ascensore di servizio - ma non solo - del Casinò.

L’inchiesta, nel frattempo, prosegue per dare un nome al rapinatore.

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