Rischia la vita nella casa in fiamme
«La vigilessa merita un encomio»

Cernobbio, era intervenuta in una palazzina che bruciava. Con un carabiniere e un volontario della Cri, aveva domato l’incendio con recipienti di fortuna

Una richiesta di encomio per il sovrintendente della polizia locale di Cernobbio, Sabrina Bianchilli, per il coraggio dimostrato in occasione dell’incendio in un’abitazione privata del centro città, avvenuta come si ricorderà lo scorso 28 luglio. È questa la proposta presentata dai consiglieri di minoranza Paolo Furgoni e Emilia Bianchi inviata al sindaco Matteo Monti ma anche a tutto il consiglio comunale.

L’agente, insieme a un carabiniere con lei in servizio in strettoia in occasione de “Lo Sbaracco”, aveva accolto la richiesta di aiuto di una ragazza che li aveva avvisati di aver visto fumo e fiamme provenire da un appartamento di uno stabile di piazza Castello . «Nonostante il fumo respirato, rimase al suo posto fino al termine del turno – si legge nel documento - rifiutando il trasporto in ospedale per accertamenti». Una tempestività che si era rivelata davvero fondamentale per evitare conseguenze ben più gravi. «Riteniamo che tale intervento – si legge ancora nella richiesta di riconoscimento - considerando le possibili conseguenze alle persone e alle cose di un tardivo intervento e considerando i rischi corsi dalla stessa, sia meritevole di encomio ufficiale da parte del nostro Comune».

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