Ritrovato un pitone
nei boschi di Cernobbio

Lungo un metro e 20 centimetri, era stato abbandonato in una teca La scoperta fatta da due cercatori di funghi, ora si cerca il proprietario

Un pitone reale custodito in una grande teca di vetro e abbandonato nella frazione di Madrona a Cernobbio. La singolare scoperta è avvenuta nel pomeriggio di giovedì quando due cercatori di funghi hanno contattato le forze dell’ordine per segnalare il ritrovamento,avvenuto per caso e non senza qualche momento di apprensione.

Se non fosse stato individuato dai due cittadini e recuperato dagli agenti in tempi rapidi, il rettile sarebbe inevitabilmente morto, visto che si tratta di una specie che necessita di una temperatura attorno ai 30 gradi per sopravvivere e in questo periodo dell’anno, nella zona boschiva in cui è stato ritrovato, la temperatura notturna scende fino a circa 10 gradi.

Dopo la segnalazione da parte dei due cercatori di funghi al comando della polizia locale di Cernobbio, il comandante Marilena Porta e il sovrintendente Sabrina Bianchilli hanno immediatamente allertato i colleghi della polizia provinciale che sono saliti a Madrona e si sono occupati del recupero della teca con il pitone. L’agente scelto Andrea Cipolla e il sovrintendente Renato Sorato, coordinati dal vice comandante Carlo Corani, hanno portato l’esemplare al sicuro in attesa di tutte le verifiche del caso.

Dalle prime verifiche si tratta di un pitone reale di circa un anno, appartenente alla famiglia dei boidi. Si tratta di una specie soggetta a normative internazionali, quindi il proprietario avrebbe dovuto comunicarne il possesso e il rettile avrebbe dovuto essere provvisto di microchip. Il pitone però ne è sprovvisto e quindi si tratta di un esemplare detenuto illegalmente. L’esemplare al momento resta sotto sequestro in attesa della decisione dell’autorità giudiziaria. (Francesca Guido)

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