Ruba le identità di trenta suoi clienti
Ex addetto di Tim accusato di truffa

Il primo allarme lanciato dal servizio frodi della società allarmato dalla pioggia di proteste

Como

Come addetto di un centro Tim aveva la possibilità di accedere ai dati personali dei clienti: nomi, cognomi, codici fiscali, ma anche dati delle carte di credito. Tutti elementi necessari per accendere contratti telefonici. Ma anziché utilizzare quei dati solo per agevolare i clienti, li conservava per poterli poi utilizzare indebitamente. Da un lato per comprarsi iPad e iPhone, dall’altro per attivare contratti mai richiesti e potersi così intascare le commissioni.

È con questa accusa che la Procura ha chiesto il processo per un ex responsabile di un centro Tim comasco. Lui è un uomo di 47 anni residente in provincia di Varese, a ridosso della zona dell’Olgiatese. A suo carico la magistratura comasca ipotizza i reati di truffa aggravata e indebito utilizzo di carte dei credito. Le presunte vittime identificate sarebbero ben 27 in un paio di anni di attività.

Le prime indagini a carico dell’ex addetto dei centri Tim, cacciato dalla società di telefonia, risalgono al 2017 quando l’ufficio frodi della Tim riceve una serie di lamentele da parte di clienti che denunciavano di essersi ritrovati o dei servizi a pagamento mai richiesti oppure degli addebiti sulla carta di credito non riconosciuti.

In totale all’uomo è contestata una truffa per una cifra complessiva stimata in circa ventimila euro complessivi.

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