San Fermo “assorbe” Cavallasca
Il 9 ottobre è il giorno del referendum

Le due amministrazioni chiamate a formalizzare la data della consultazione popolare

“Siete voi favorevoli alla fusione per incorporazione del Comune di Cavallasca nel Comune di San Fermo?”, sarà all’incirca questa la domanda a cui tutti i cittadini votanti dei due paesi saranno chiamati a rispondere attraverso il referendum che verrà indetto ad ottobre. Il nove per l’esattezza.

La formalizzazione è affidata a due consigli comunali straordinari prima di andare in ferie perché i tempi per arrivare a fusione entro l’inizio del nuovo anno sono stretti e a fusione viene auspicata in tempi brevi per poter godere velocemente dei benefici economici in termini di trasferimenti statali, sul piatto ci sono più di 3 milioni di euro in 10 anni.

Il referendum per la fusione come data potrebbe coincidere con quello costituzionale a livello nazionale, il 9 ottobre, o meglio, certamente gli elettori di San Fermo e Cavallasca saranno chiamati ad esprimersi sulla fusione, a livello nazionale non c’è ancora una data certa.

Facendo quattro conti di massima, per poter arrivare ad avere un’unica amministrazione comunale per i due territori dal 1 gennaio 2017 si dovrà attendere il responso del referendum. Poi, in caso in entrambi i paesi vincesse il sì, i due consigli comunali dovranno chiedere al presidente della giunta regionale la presentazione del disegno di legge, l’obiettivo è quello di inviare entro il 20 ottobre le delibere in Regione.

Se al referendum in tutti e due i paesi interessati vincerà il sì, entro il 31 dicembre si potrà avere l’approvazione della legge regionale con cui Cavallasca sarebbe incorporata in San Fermo in un unico paese. Nel caso di un no il progetto resterebbe fermo al palo come accaduto per terre di frontiera dove la fusione tra Uggiate Trevano , Faloppio e Ronago non partì per il no dei residenti di Ronago.

In quel caso dal 1 gennaio 2017 ci sarà un’unica amministrazione comunale, quella di San Fermo della Battaglia, per tutti i 7423 cittadini dei due paesi confinanti che negli ultimi anni hanno già unito diverse funzioni, basti pensare alla polizia locale e alle continue collaborazioni sul piano delle iniziative culturali e della biblioteca.

In quegli ambiti i cittadini sono già uniti da tempo.

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