Sant’Anna, baby boom
Nati 1.935 bambini,
42 le mamme positive

Como: sono 178 le nascite in più rispetto al 2019. L’ospedale comasco è hub per le gravidanze Covid. Il primario: «Nascere nel 2020 è stato diverso per tutti»

Il 2020 è stato un anno particolare anche per venire al mondo. Le 1902 mamme che hanno partorito al Sant’Anna dando alla luce 1.935 bimbi (ci sono stati 31 parti gemellari), hanno dovuto fare di necessità virtù. Mamme e papà con la mascherina nelle prime fotografie che seguono la nascita dei piccoli, ma le nuove vite hanno portato tanta gioia e i dati sulle nascite del 2020 si chiudono con 178 bambini in più rispetto al 2019.

Il reparto “Hub Covid”

Nascere ai tempi del Covid ha significato anche riorganizzare il reparto di Ostetricia che al Sant’Anna è stato punto di riferimento come Hub Covid, ma anche come centro di medicina materno fetale e come centro di terapia intensiva neonatale (Tin). Nel 2020, 32 mamme (l’1,6% dei parti) sono state trasferite da altri punti nascita alle sale parto di via Ravona a San Fermo, 12 mamme Covid-19 positive e 20 per la gestione di un parto pretermine. «Nascere nel 2020 è stato diverso per tutti - osserva Paolo Beretta, primario di Ostetricia e Ginecologia di Asst Lariana -, la pandemia ha obbligato a riorganizzare il punto nascita per permettere di assistere in sicurezza mamma e bambino. Questo nuovo assetto organizzativo ha limitato la possibilità di contatto diretto della mamma e del neonato con i papà e gli altri familiari, ma l’impegno e lo sforzo comune di tutto il personale dell’area materno infantile ha garantito che le pazienti non fossero mai lasciate sole».

Il dottor Beretta è stato tra i primi medici ad essersi vaccinato contro il Covid, ricevendo la prima dose nella giornata simbolo del 27 dicembre. «L’essere stati identificati come centro di medicina materno fetale è motivo di orgoglio e di gratificazione - conclude -, un riconoscimento dell’alta professionalità che il nostro dipartimento e Asst Lariana hanno messo in campo in questi ultimi anni».

Dallo scorso 23 ottobre Regione Lombardia ha indicato nel Sant’Anna un punto nascita di riferimento per le donne gravide o puerpere con infezione da Sars-CoV-2. In poco più di due mesi, sono state ricoverate 53 pazienti con tampone positivo, di queste 35 hanno partorito senza complicanze e con buoni esiti neonatali, le altre non erano ancora a termine. Nella prima ondata le mamme positive erano state sette. Solo tre mamme in attesa hanno avuto una polmonite severa e necessità di supporto respiratorio, 46 le asintomatiche. Sette i posti letto ricavati nell’area ostetrica per le pazienti Covid positive.

Quanti progetti

Il 2021 si apre con il primo comasco nato al Sant’Anna (nel pomeriggio di ieri c’era una mamma in travaglio all’ospedale Valduce di Como), ed il 2021 porterà nuovi progetti nel reparto più gioioso dell’ospedale: a gennaio dovrebbe entrare in azione un ambulatorio multidisciplinare per le consulenze prenatali; ci saranno percorsi alimentari per la prevenzione e la terapia del diabete gestazionale, con spazi di consulenza e supporto settimanale anche per le pazienti straniere (l’80,4 % delle mamme è di nazionalità italiana, dato stabile negli ultimi tre anni); si svilupperà un progetto per l’ostetrica a domicilio per il sostegno dell’allattamento e la cura del puerperio e ci sarà la collaborazione con l’Università dell’Insubria per la scuola di Medicina e la specialità di Ostetricia e Ginecologia.

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