Soler, il “re della dance”
stregato da Brunate
«E che buona la zuppa»

Il cantante spagnolo presenta il nuovo album e ricorda la sua visita:«Salire fin lassù con la funicolare è un’esperienza unica»

«Come si chiama quel paesino in alto, sopra Como?». Gesticola con le braccia lunghe. «Quello che puoi salire con la..». Tira un filo immaginario sopra la testa. «La funicolare. Brunate», lo aiutano.

Il ricordo

Alvaro Soler si illumina e schiocca le dita. «Ecco, quello! Brunate, mi è piaciuto tantissimo. Poi sai, puoi salire, e mangi una buona zuppa, proprio buona sai?». «Devi provare», aggiunge Alvaro Solèr con un sorriso gigante a chi dice che non sa niente della zuppa speciale di Brunate. Soler è il cantante più amato dai bambini (dalle mamme dei bambini, dalle nonne dei bambini, dalle zie dei bambini dalle sorelle dei bambini). Ma prima di tutto è un bravo ragazzo. Prima di essere un musicista che prende il suo lavoro in maniera molto professionale e un creatore seriale di successi (“Sofia”, “Yo con tigo”, tu con migo”, “La Cintura” ma praticamene ogni sua canzone è una potenziale hit). È un ragazzo, molto simpatico e affabile, che dà importanza ai valori. Ama viaggiare e conoscere le tradizioni della gente, parla cinque lingue. «Tutte male, come le cose che faccio», si schernisce cosi aggiunge un’altra cosa alle cose che sa fare: non darsi arie, per esempio. E infatti a differenza dei suoi colleghi cantanti è vestito con jeans, t shirt e camicia sopra senza nessun logo in vista, senza tonnellate d’oro al collo.

Con quest’ottica è arrivato sul lago più di una volta, al Grand hotel Tremezzo ma anche ai mercatini di Como, ed è rimasto stregato. «Sono posti bellissimi - ha detto a margine della conferenza stampa in cui ha presentato il suo nuovo album -L’acqua in generale mi mette tranquillità, è molto rilassante. Ma Brunate mi è proprio piaciuto. E poi c’era quella zuppa, proprio buona, va provata».

Il nuovo album, che esce venerdì, si chiama “Mar de colores” perchè riporta all’esperienze fatte durante questi viaggi. «Faccio canzoni per far felice la gente - ha detto - la vita è già difficile di suo per scrivere anche canzoni che ti fanno piangere. Preferisco far ballare la gente».

E infatti quasi tutto l’album ha un ritmo che scatena le danze. «A parte “Te Quiero Lento”, in cui volevo proprio dire “amiamoci, ma con calma”. Abbiamo bisogno di fare le cose piano non tutto fretta,corri, corri». Ha mimato la corsa con le mani. «Piano - ha rallentato il ritmo con le braccia - Come quando mangi no? Se vai veloce non gusti niente, invece se vai piano tutto ha un sapore. Io volevo proprio dire così, amiamoci piano».

I capelli

Soler vive con la fidanzata tra Berlino e Madrid. A Milano ha abitato ai tempi di X factor. «A Milano tagliano bene i capelli. A Berlino non sono capaci». Risata generale. «No ,è vero, non sono capaci di tagliare i capelli folti come i miei». Gli hanno chiesto se farà ancora il giudice di X factor ( non sapeva di Asia Argento)ha detto che andrebbe di corsa perchè è stata un’esperienza bellissima, ma che ora la priorità è l’album. Tornerà a Milano per l’instore il 16 settembre. Il 9 maggio avrò il concerto al Forum. Magari tornerà a Brunate per la zuppa.

Anna Savini

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