Sonia, 38 anni: oggi l’addio
La piangono tre comunità

Se il destino non conoscesse cattiveria, ieri Sonia Burdino avrebbe festeggiato il secondo anniversario di matrimonio, rivolgendo al marito Davide uno dei suoi splendidi e luminosi sorrisi.

Ma quel destino ha voluto scrivere un finale crudele, e la donna, 38 anni appena, ha invece dovuto deporre le armi nella guerra invincibile contro il male che l’aveva colpita. Sono tre le comunità che in questi giorni che precedono il Natale e che dovrebbero essere spesi con gioia si trovano invece incredule ad affrontare il dolore enorme della sua scomparsa: quella di Cantù, dove la donna viveva; quella di Lipomo, di cui era originaria – e dove oggi si terranno i funerali -, e quella comasca della parrocchia di Sant’Agata, che ha frequentato a lungo cantando anche nel coro.

In città aveva studiato, al Fausto Melotti che ancora era scuola d’arte, e vi si è poi trasferita dopo il matrimonio con Davide Brenna. Una famiglia piuttosto conosciuta, quella del marito, per via dell’attività dello Studio Associato Marelli e Brenna, studio di commercialisti e consulenti del lavoro che ha sede a Mariano Comense. Sonia Burdino lavorava come disegnatrice tecnica alla Paolo Castelli di Milano, azienda attiva nel settore del general contracting e del design con la quale collaborano alcuni dei nomi più importanti del design contemporaneo. I due si erano sposati due anni fa, proprio il 19 dicembre.

Il loro amore era stato più forte del male, che tutti speravano potesse essere stato messo alle spalle, e avevano scelto per celebrare la propria unione la parrocchia comasca di Sant’Agata, alla quale la donna era legata da affetto e dove, anche grazie a un’amica che l’aveva convinta, era entrata a far parte del coro e, finché le era stato possibile, aveva partecipato anche le celebrazioni. Poi la malattia ha avuto il sopravvento e per lei è divenuto troppo pesante sostenere questo impegno.

Don Giorgio Cristiani le è stato accanto sino all’ultimo, e per lui oggi è difficile parlare. Conosceva Sonia Burdino fin da che era una bambina, poiché è un amico di famiglia, e l’ha accompagnata dentro la vita della comunità. Fino a celebrare quel matrimonio di due anni fa. E’ così che la parrocchia di Sant’Agata vuole ricordarla oggi, raggiante di gioia insieme al marito: bella, felice, allegra, amata.

«Sonia – la ricorda don Giorgio – era una persona che aveva delle notevoli capacità. Caparbia, determinata, per questo aveva un bel lavoro nell’ambito del design, ed era stimata e valorizzata».

Una persona, prosegue, amante del bello, che aveva affrontato con grande forza la prova difficile della malattia.

I funerali della donna, che lascia mamma Rosetta, papà Vincenzo e il fratello minore Davide, si tengono martedì nella chiesa parrocchiale di Lipomo alle 10.30, preceduti alle 10 dalla recita del rosario.

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