Spostano i tavolini del bar sotto gli alberi
E il sindaco sgrida gli anziani accaldati

Tavernerio, curiosa polemica al centro civico con i clienti che vanno a caccia di refrigerio. La Radice costretta a intervenire: «Regole chiare da sempre, non si può sostare in quella zona»

Il caldo fa davvero soffrire. E sono in molti ad essere disposti a tutto pur di trovare refrigerio. Anche ad infrangere la “legge”. Di qui l’intervento del sindaco, Rossella Radice, che richiama tutti all’ordine.

Teatro della singolare e per certi versi simpatica diatriba il bar del centro civico Livatino di via Risorgimento. L’altro giorno, a causa anche della canicola, alcuni avventori, soprattutto anziani e pensionati del paese, hanno deciso di spostare i tavoli, dove al pomeriggio si ritrovano per parlare e giocare alle carte, nel prato e sotto le piante del giardino della struttura. Nei mesi estivi il bar infatti si trasferisce dall’interno del centro civico al chiosco sul retro.

Qui, nell’ampio piazzale, che fino a 15 anni fa era quello delle scuole del paese prima che la struttura venisse convertita in centro polifunzionale, gli spazi sono ben definiti. Il bar posiziona dei tavoli per gli avventori sotto le piante e nel piccolo prato antistante il chiosco: qui si siedono coloro che fanno visita al centro per un gelato o per bere qualche bevanda rinfrescante. Solitamente si tratta soprattutto di famiglie, mamme e bambini. Coloro invece che magari si fermano più tempo a giocare a carte e passare il pomeriggio in compagnia vengono di norma ospitati sotto l’ampia tensostruttura, montata nel parco posteriore del centro.

LEGGETE l’ampio servizio su LA PROVINCIA di MERCOLEDÌ 22 luglio 2015

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