Sta male in casa, soccorso
Ma era ricercato: arrestato

Il caso l’altro giorno a Lipomo in via Grassi

L’intervento era stato richiesto da un amico che, entrando in casa a Lipomo in via Grassi (in quanto non aveva ricevuto sue notizie), aveva trovato un tunisino di 30 anni riverso a terra in seguito ad esalazioni di monossido di carbonio.

L’amico aveva subito spalancato le finestre, aveva chiamato in soccorso la Croce Rossa del paese e pure i vigili del fuoco. In via Grassi, a Lipomo, erano arrivati anche i carabinieri della stazione di Albate che avevano poi relazionato sull’accaduto.

Il nominativo non era stato subito reso disponibile, in quanto in quei minuti contava salvare la vita all’uomo trovato riverso a terra. Era il 4 aprile, poco prima di mezzogiorno. I militari dell’Arma, tuttavia, proseguirono nelle indagini, recuperando il nome della vittima – che nel frattempo era stata portata all’ospedale Valduce – scoprendo che era ricercata dal mese di febbraio del 2018 in seguito ad un cumulo di pena che doveva scontare (dieci mesi) per reati contro il patrimonio. Un provvedimento che non era mai stato eseguito in quanto l’uomo era poi scomparso dall’Italia, andando all’estero, per poi ricomparire riverso a terra in una casa di Lipomo.

I carabinieri hanno così piantonato l’ospedale per poi, appena possibile, eseguire quanto era stato fino ad oggi sospeso. Così, nelle scorse ore, l’uomo – tunisino – è stato accompagnato nel carcere del Bassone di Albate dove dovrà rimanere anche nei prossimi mesi fino ad aver scontato il residuo di pena.

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