«Statue di plastica troppo costose»
Polemica sulle installazioni in Riva

A Cernobbio l’opposizione vuole chiarezza sui 20mila euro spesi per rondini e lumache colorate. L’assessore: «È arte e dalla vendita delle minisculture avremo fondi per restaurare la fontana»

Hanno incuriosito cittadini e turisti fin dal loro arrivo in Riva, ma le rondini in plastica colorata ospitate a Cernobbio hanno anche attirato l’attenzione della minoranza che chiede conto al Comune delle spese sostenute per le installazioni.

In particolare sono i consiglieri Paolo Furgoni ed Emilia Bianchi, con un’interrogazione presentata in consiglio comunale, ad aver chiesto chiarimenti. Dalla maggioranza la replica: «non abbiamo svuotato le casse del Comune, è un progetto di arte condivisa in cui crediamo». Furgoni e Bianchi in occasione della discussione in consiglio hanno sottolineato di credere fortemente nei progetti artistici e culturali.

«Sicuri che le opere installate dal collettivo Cracking Art attireranno la curiosità di chi le osserverà – hanno detto– restano forti perplessità sia sui costi sostenuti dall’amministrazione, sia la motivazione adottata per giustificare tale operazione».

Le installazioni realizzate in plastica riciclabile sono l’espressione della mostra di arte contemporanea “Calm” che durerà fino al prossimo 8 settembre. All’evento è legata l’iniziativa “adotta una rondine” che prevede una raccolta fondi attraverso l’acquisto di mini sculture, in questo caso delle piccole rondini, da devolvere a progetti sociali e culturali.

L’amministrazione ha deciso di utilizzare i fondi per il restauro della fontana di piazza Risorgimento, in Riva, danneggiata lo scorso 25 marzo da una barca sollevata dal forte vento che è andata a sbattere contro la struttura. «La delibera, che prevede una spesa di oltre 20mila euro – hanno aggiunto i consiglieri – è però precedente all’incidente della fontana».

A replicare alle sollecitazioni dei consiglieri l’assessore al Turismo e Commercio, Mario Della Torre, che oltre a confermare la cifra investita dal Comune, ha anche aggiunto che il finanziamento è stato fatto sfruttando la tassa di soggiorno e in particolare devolvendo alcune somme previste per progetti a Villa Bernasconi che sono stati dirottati su questa iniziativa in Riva. «Abbiamo valutato un’arte più condivisa con i cittadini e con i turisti – ha spiegato Della Torre -. Il 9 settembre tireremo le somme di come è stata capita e vista. Abbiamo ipotizzato la vendita di circa 400 mini sculture per indotto di circa 10mila euro, ma di sicuro non abbiamo svuotato le casse del Comune».

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